Fotografia: un’arte che fa della necessità la sua virtù

Creato il 21 gennaio 2014 da Exnovomen

 Antelope Canyon, Navajo (Arizona). Le guide e gli abitanti del luogo dicono che la bellezza di questo canyon possa essere valorizzata solo attraverso lo scatto di una fotografia. Essa permetterebbe di vedere la luce che trafigge le pareti della grotta da una prospettiva preclusa alla vista naturale.

Sicuramente è curioso ed affascinante pensare di poter ampliare la nostra “vista”, avere l’occasione di cogliere un dettaglio significativo che sul momento non siamo in grado di vedere. Senza dubbio, la fotografia è maestra in questo. Si vuole riflettere sulle potenzialità di quest’arte senza fare nessun tipo di paragone con le restanti espressioni artistiche.

La vita ci impone ritmi serrati e sembra inghiottirci in una sequela di eventi che ci passano davanti agli occhi, come un film a velocità doppia e noi, ubriacati di impegni, non riusciamo sempre a tenere il passo. Ecco che diventa fondamentale sfruttare al volo le occasioni che ci vengono offerte per riavvolgere il nastro e prendere fiato da un esistenza che ci vuole apneisti.

In tal senso, la fotografia è l’arte dell’essenziale, è impattante e diretta. Anche chi dice di non avere tempo non ha scuse, basta un secondo per vedere un’ immagine. Non richiede sul momento grandi sforzi mentali, la sua sincerità è sconvolgente. La fotografia si fa carico della necessità di tempo che noi tutti abbiamo, restituendoci un notevole spunto per analizzare la realtà che ci circonda.

William Wordsworth era dell’avviso che le migliori sensazioni possano nascere solo quando le emozioni sono collezionate in tranquillità, lo diceva centocinquanta anni fa. Oggi siamo noi a dover ritagliare la tranquillità in mezzo al caos; dunque è necessario fruire appieno dei mezzi di cui noi “gente moderna” siamo provvisti.

Idea di infinito. La brezza che fa oscillare i giunchi e l’ immensità del mare trasmettono l’ idea delle infinite possibilità che abbiamo nella vita, se solo crediamo in noi stessi.

L’ idea di Dio, intesa come immagine di raccoglimento e di luce che, come una speranza, si intromette nell’oscurità.

Il concetto di attenzione, del donare attenzione a chi ne ha bisogno. Un dono che arricchisce chi lo riceve e che è bello se non pretende di essere restituito.

Questi sono solo alcuni esempi di come una fotografia possa suscitare in noi emozioni in maniera diretta, senza ricorrere alle parole. Abbiamo bisogno di essenzialità e immediatezza. Desideriamo farci capire senza troppi giri di parole. Non tutte le occasioni ce lo permettono, ma a volte è un bisogno di mutismo dato dal fatto che abbiamo la mente intasata dal rumore assordante del traffico, dalle parole di chi ama il suono della propria voce, dalle chiacchiere inconsistenti dei tuttologi.

La fotografia può divenire un mezzo importante per comunicare idee in maniera semplice e chiara e se si considera il fatto che è alla portata di tutti, si può pure definire essenziale.

Gianluca Rosa

PS: ringrazio Marianna Mina e Alice Martini che mi hanno fornito le fotografie e lo spunto per la stesura di questo intervento su exnovohouse.com


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