Molto interessante un articolo che ho letto sulla Nazione e in cui si parla di una indisponibilità (l’ennesima, seppur legittima) nata nel pistoiese ad ospitare un sito di stoccaggio per scorie nucleari. Questi siti, come abbiamo avuto modo di vedere già altre volte, sono ritenuti dannosi e nocivi da chi è contrario. E in sostanza pare che nessuno li voglia.. nemmeno se la loro costruzione portasse in dote un parco tecnologico (ne ho parlato in almeno un post precedente), che sarebbe una straordinaria opportunità di ricchezza e sviluppo per il territorio eventualmente interessato.. Ad ogni modo: Pistoia non vuole le scorie nucleari. E fin qui ci siamo. Procedendo oltre, leggo che sta nascendo un coordinamento contro il nucleare. E fin qui ci siamo. Detto coordinamento raccoglierà le firme per una petizione popolare a favore di una legge che privilegi le rinnovabili. E sono d’accordo, ma con una precisazione: si tenga presente che il nucleare si può considerare come una fonte rinnovabile, perché come le rinnovabili ha emissioni zero. Inoltre, farvi ricorso genererebbe tanta energia da non avere più pensieri e garantire allo stesso tempo la continuità dello sviluppo industriale; in più, ci darebbe introiti così ingenti da poter potenziare ricerca e sviluppo delle rinnovabili, che sarebbero di fatto privilegiate e preparate ad un futuro in cui poter ‘fare reparto da sole’. Cosa che al momento non è possibile, lo abbiamo visto e potete verificarlo voi stessi. Ragioni di efficienza, di confronto fra costi, ricavi e produzione.
Andando avanti, nell’articolo si legge che il nucleare “non vale la candela” perché “il costo della costruzione e della gestione di una centrale nucleare pareggia con i benefici economici che essa produce”, secondo uno dei coordinatori. Davvero? E la convenienza di un investimento di questo tipo la si misura solo sui benefici economici? Bene! Quindi l’incremento occupazionale non conta nulla. E non ha nessuna importanza che l’Italia inizi ad attirare nuovi capitali e investimenti dall’estero. Né ha importanza che saremmo energeticamente autosufficienti.. dato che si parla di benefici economici, desumo che quelli energetici non contino nulla.. così come non conta il risparmio per l’energia che al momento acquistiamo energia pronta, ingrassando Paesi nucleari confinanti e felici. E lo stesso vale per le fonti fossili (da cui ricaviamo un 70-75% della nostra energia). Voglio pensare di aver interpretato male la cosa..
Leggo poi che “il costo dell’energia in Italia (lo sostiene un altro componente del coordinamento) è tra i più cari d’Europa, ma non perché manca il nucleare, bensì perché esiste un tacito accordo tra gli operatori che mantiene alto il prezzo del kwh”. Nientemeno! Un cartello? Torniamo ai meravigliosi anni ’80 del petrolio? Un bomba atomica!
Rimanendo seri, mi auguro vivamente che ciò non sia vero. Se lo fosse, mi interesserebbe vedere le prove di ciò. Anche perché si tratterebbe di una impalcatura talmente grande, elaborata e fragile, aggiungerei, costituire un cartello al fine di spingere per il nucleare (dico bene?), che prima o poi verrebbe tutto inevitabilmente giù. E a quel punto le responsabilità sarebbero troppo evidenti per nasconderle. Mi sembra molto difficile: i cartelli petroliferi erano fini a loro stessi (tenere alti i prezzi); mentre qui si ipotizzerebbe (lo desumo io, sia chiaro) un cartello utilizzando determinate fonti per promuoverne un’altra.. non vi sembra un po’ troppo complicato? Andrebbe bene in un romanzo di Fleming, forse.
Mi sembra più seria l’intervista all’ex ministro dell’industria Alberto Clò sul Corriere della Sera di oggi, che di certo non lesina critiche su come si sta reintroducendo il nucleare in Italia. A suo avviso occorrerebbe più trasparenza, credibilità e serietà. E in effetti la faccenda è un po’ fumosa.. però se si vuole cercare, le cose si trovano: vedere ad esempio il Forum Nucleare Italiano, in cui si fa informazione, si dibatte, ci si confronta. Certo, non si può pensare che il Forum vada porta a porta a fare informazione, a spiegare la tecnologia e il suo livello di avanzamento e sicurezza.. però è a Roma, e chi vuole può andare a sentire.. oppure può scrivere.. infine, bisogna anche considerare che l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare non è ancora stata istituita. Per cui è ovvio che non si hanno dati e informazioni certe su siti, programmi e via dicendo: manca l’autorità preposta ad occuparsene! Arriverà. E sarà subordinata all’omologa agenzia comunitaria, che vigilerà e garantirà ancor più trasparenza. Per cui, mi sento di dire: stiamo tranquilli, informiamoci, discutiamo fra noi cittadini e con i tecnici e le autorità (il suddetto Forum è stato istituito apposta), costruiamo le condizioni per un futuro migliore e poi attendiamolo con serena fiducia. Questo che ci si prospetta, con il nucleare, è positivo di suo ed è foriero di un avvenire successivo altrettanto positivo e verde.
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