Fragile bodies, finely fretworked. A skin which is whiter than… - no, not “whiter than snow”, this is not a psalm, it’s a dollcultural post. So, a skin, I said, which is as white and translucent as an eggshell with a doleful expression. These BJD dolls are much in a Marina-Bychkovian mood, and show a penchant for hyperdecoration. They are known as Angel Egg dolls. Their signature element is the fine fretwork, which goes beyond any makeover or tattoo. Being reminiscent of those floral motives carved on a leute sounding board, such fretwork underlines the feeling of a a disquieting dissonance brought in by these dolls.
Fragili corpi, finemente traforati. Una pelle che è più bianca… - no, non “più bianca della neve”, qsto non è un salmo, è un post dollculturale. Allora, una pelle, dicevo, che è bianca e traslucida un guscio d'uovo, con l’aggiunta di un’espressione dolente. Queste bambole BJD sono parecchio in mood Marina-Bychkoviano e mostrano un penchant per l’iperdecorazione. Sono note col nome di Angel Egg dolls. Il loro elemento-marchio è il fine traforo, che va oltre qualsiasi ritocco estetico o tatuaggio. Dal momento che ricordano quei motivi floreali intagliati nella cassa armonica di un un liuto, il traforo sottolinea la sensazione di inquietante dissonanza portata da qste bambole.
THX Susanna B.M.!
more of these very particular BJDs, here.