GETSEMANI 2000 (FRAMMENTO)
Che fai, Gesù, nel buio ? Che fai, solo, in questa notte duemila lontano dai tuoi ? Che fai in questo silenzio, un tempo rotto soltanto dall’ululare dei cani e dall’irridente verso della civetta e ora dall’urlo impaziente delle ambulanze e dalle ubriache grida dei motori ?
Con chi parli, se parli ? Chi ascolti, se ascolti ? Nell’abisso in cui ti immergi chi incontri ? Il Padre, che tu cerchi, e che ti ama tacendo o il nemico, camuffato maestro di menzogna ?
Solitudine, stretto nell’interminabile corridoio oscuro, senza sbocchi, schiacciato dal peso del mondo. Sempre di sangue è il sudore ma abisso si è fatta l’angoscia. Sarà sempre così fino alla fine ?
Vorremmo... sorreggerti, vorremmo ma come se noi stessi siamo il peso, che già porti?
E poi siamo stanchi e le palpebre grevi... Sonno, falsa innocenza, alibi subdolo: «non abbiamo visto niente»! Sonno di polveri, fumo e siringhe; di stordimento e stanchi riti, e sofisticate distrazioni.
Fra poco qualcuno di noi ti bacerà e poi ti lascerà in balia di sconosciuti, solo.
Qualcuno almeno, tornerà pentito ? E saranno ancora le donne ad esserti coraggiosamente vicine ?
Gao Xingjian, china su carta