In un pomeriggio qualunque, Annalisa messaggiava con il suo cellulare seduta vicino alla spalliera del suo morbido letto. Di fianco a lei c’ero io che cercavo di procurare una connessione internet al suo malandato pc.
Dopo esserci riuscito, Annalisa buttò un occhio e mi domandò:
- Come hai fatto? -
- Ho condiviso la connessione del cellulare… -
- … e… come hai fatto… a farli connettere? -
A quel punto mi girai e la vidi intenta a scrivere un messaggio. La sua attenzione verso di me era calata drasticamente. Era, odiosamente, solita far così. Quindi…
- Beh Anna… Ho preso il tuo pc e ho mandato un invito a cena al mio cellulare… -
Anna continuava a scrivere, tutta concentrata.
- Poi, la sera stessa sono usciti… -
Anna non accennava a interrompermi. Aveva sconnesso il suo cervello.
- …eh, si son piaciuti… da cosa nasce cosa… -
Mi avvicinai a lei.
- e son finiti a condividere la connessione! -
Anna si girò. Mi guardò.
- Che hai detto? -
- SEI SEMPRE LA SOLITA! PARLO E TU NON MI ASCOLTI! -
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