Qualche tempo fa, su questo blog, raccontavo di un simpatico vagabondo (o, meglio, clochard, come si autodefiniva il simpatico Pino) che girava per le strade della città con un gallo appollaiato sulla spalla. Gallo che, a quanto ricordo, a tratti si prendeva una vacanza dall'arto superiore del suo attento padrone per andare a zompettare nel bel mezzo della strada, schivando a fatica macchine che suonavano il clacson per farlo scappare, biciclette che lo evitavano sgommando, ma, soprattutto, temibili tram arancioni assassini.A quanto pare questa città dai mille sfaccettature, è popolata anche da volatili, quantomai terreni, che il tram, invece di evitarlo, lo prendono.Così capita, di ritorno dal Duomo a bordo dell'urbanissimo "3" di incrociare un pensionato con gabbia e, dietro le sbarre (e per un certo lasso di tempo anche fuori), un Cacatua ben più loquace della maggior parte dei normali viaggiatori milanesi. Scoprirne una sorta di alter ego in un libro di Tabucchi dal titolo Il gioco del Rovescio, per citare una famosa pubblicità, non ha prezzo!
Frammenti milanesi/24 - C'era un volta un pappagallo che prendeva il tram
Creato il 29 settembre 2011 da Mapo
"Dino se ne andò da solo in giro per la città. Portò con sè Anacleto appollaiato sulla gruccia, perchè a Regolo era d'impaccio e a lui invece faceva compagnia. Sentiva felicità a camminare per le strade di quella città sconosciuta in compagnia di un pappagallo. E così, camminando, cominciò a ritmare i passi con una canzoncina inventata sul momento".Antonio TabucchiVagabondaggio (da Il gioco del rovescio)
Qualche tempo fa, su questo blog, raccontavo di un simpatico vagabondo (o, meglio, clochard, come si autodefiniva il simpatico Pino) che girava per le strade della città con un gallo appollaiato sulla spalla. Gallo che, a quanto ricordo, a tratti si prendeva una vacanza dall'arto superiore del suo attento padrone per andare a zompettare nel bel mezzo della strada, schivando a fatica macchine che suonavano il clacson per farlo scappare, biciclette che lo evitavano sgommando, ma, soprattutto, temibili tram arancioni assassini.A quanto pare questa città dai mille sfaccettature, è popolata anche da volatili, quantomai terreni, che il tram, invece di evitarlo, lo prendono.Così capita, di ritorno dal Duomo a bordo dell'urbanissimo "3" di incrociare un pensionato con gabbia e, dietro le sbarre (e per un certo lasso di tempo anche fuori), un Cacatua ben più loquace della maggior parte dei normali viaggiatori milanesi. Scoprirne una sorta di alter ego in un libro di Tabucchi dal titolo Il gioco del Rovescio, per citare una famosa pubblicità, non ha prezzo!
Qualche tempo fa, su questo blog, raccontavo di un simpatico vagabondo (o, meglio, clochard, come si autodefiniva il simpatico Pino) che girava per le strade della città con un gallo appollaiato sulla spalla. Gallo che, a quanto ricordo, a tratti si prendeva una vacanza dall'arto superiore del suo attento padrone per andare a zompettare nel bel mezzo della strada, schivando a fatica macchine che suonavano il clacson per farlo scappare, biciclette che lo evitavano sgommando, ma, soprattutto, temibili tram arancioni assassini.A quanto pare questa città dai mille sfaccettature, è popolata anche da volatili, quantomai terreni, che il tram, invece di evitarlo, lo prendono.Così capita, di ritorno dal Duomo a bordo dell'urbanissimo "3" di incrociare un pensionato con gabbia e, dietro le sbarre (e per un certo lasso di tempo anche fuori), un Cacatua ben più loquace della maggior parte dei normali viaggiatori milanesi. Scoprirne una sorta di alter ego in un libro di Tabucchi dal titolo Il gioco del Rovescio, per citare una famosa pubblicità, non ha prezzo!
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