Anno: 2014
Durata: 106
Distribuzione: BIM
Genere: Drammatico
Nazionalita: Francia
Regia: Benoît Jacquot
Data di uscita: 27-November-2014
Una delle peculiarità del cinema francese, che nel corso degli anni ha contribuito a renderlo amato e apprezzato a livello internazionale, sta nella sua capacità e abilità nello scandagliare il sentimento amoroso nelle sue diverse sfumature, spaziando dall’aspetto più romantico, lieve e delicato, spesso malinconico, fino a quello più oscuro, intenso, totale, se non addirittura ossessivo. 3 Coeurs, il nuovo film di Benoît Jacquot presentato in Concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, appartiene senz’altro a quest’ultima categoria.
Marc vive a Parigi ma si trova in provincia, a Valence, per lavoro dove rimane bloccato dopo aver perso l’ultimo treno della sera. In un bar conosce Sylvie con la quale si ritrova a passare l’intera notte errando per le vie deserte della piccola cittadina. L’indomani mattina i due si salutano in stazione dandosi appuntamento per la settimana successiva in un parco della capitale senza essersi scambiati i numeri di telefono e non sapendo molto l’uno dell’altra. A causa di un malore dell’uomo l’incontro tra i due non avverrà, se non dopo diversi anni e in condizioni ben diverse, terribilmente difficili per entrambi a causa di un crudele e beffardo scherzo del destino.
Fin dalle primissime scene la tensione è costante e palpabile, si ha la netta sensazione che un evento tragico sia vicino e imminente anche grazie al frequente ricorso ad un tema musicale funereo e minaccioso. Per buona parte della sua durata 3 Coeurs si dimostra un solido ed efficace dramma sentimentale, ben costruito e impreziosito da un cast superlativo a partire da Benoît Poelvoorde alle prese con un personaggio via via sempre più afflitto, roso e consumato dalla sua ossessione amorosa. Perfettamente in parte anche Charlotte Gainsbourg e Chiara Mastroianni, sorelle dal fortissimo legame sullo schermo e la divina Catherine Deneuve nel ruolo della madre delle due (della seconda lo è anche nella vita reale) che assiste al dramma che si va consumando come un testimone dolente e impotente. Sarebbe forse più appropriato affermare che Jacquot ha girato un vero e proprio thriller amoroso, un mélo disperato e malinconico che gioca da subito a carte scoperte con lo spettatore, tenendolo costantemente sulle spine e preparandolo al peggio per quanto riguarda la sorte dei suoi protagonisti. Alla luce di tutto ciò è davvero un peccato che il film deragli sul più bello, imbastendo un finale raffazzonato e poco convincente, goffo e quasi ridicolo, rovinato ancor di più da un rallenty di rara bruttezza che vanifica quanto di buono costruito in precedenza.
Dopo l’anteprima veneziana ed il passaggio a Firenze alla presenza del regista nella serata inaugurale della VI Edizione di France Odeon, il film di Benoît Jacquot uscirà nei nostri cinema il 6 novembre distribuito dalla BIM.
Boris Schumacher