Si può dire che è mancato solo il segretario, poi sono venuti tutti.
Dalla presidente Rosy Bindi, al vice segretario Enrico Letta, alla scommessa futura Matteo Renzi, il governatore della Toscana Enrico Rossi, e Walter Veltroni, e poi tutta una schiera di quadri ed amministratori nazionali, regionali e provinciali del partito.
Oggi è stato il giorno del capogruppo alla Camera Dario Franceschini, ed anche quello di Massimo D'Alema.
Nei vari dibattiti, uno dei temi che maggiormente veniva fuori è stato quello del ricambio di figure, ma anche generazionale, che veniva chiesto da diverse parti. Sia dai relatori dei dibattiti, ma anche dal pubblico, che sottolineava sempre con lunghi applausi.
Scambiando opinioni con amici presenti alla festa, domandavo quali sarebbero potute essere le reazioni di D'Alema, che è un po' l'obiettivo principale di questa richiesta di rinnovamento, la cui presenza era programmata, e se qualcuno, in quell'occasione, avrebbe trattato l'argomento.
Tra le risposte che ho ricevuto, mi è stato detto che sicuramente, qualcuno che gli riporta quello che si sta dicendo qui, c'è.
Credo che sia una persona molto informata.
Nell'intervista di questa sera, D'Alema è entrato nell'argomento da solo. Come se aveva qualcosa di preciso e di suo da dire in proposito, senza la necessità che le venisse chiesto.
Soddisfacente o meno, la sua posizione, è al giudizio di chi gli chiede spazio.
Resta però un dato di fatto.
I dibattiti hanno avuto tutti un grande seguito, ed un forte interesse.
Forse l'incontro pomeridiano con Renzi è stato quello che ha avuto le maggiori presenze, o forse quello serale con Veltroni.
Tanta gente, anche in considerazione della pioggia, all'incontro con Enrico Rossi.
Ma ad ascoltare D'Alema, in via straordinaria sul palco delle orchestre del ballo invece che al classico spazio dibattiti, stasera ci sono, stimando le file delle sedie, non meno di 1.500 persone.
La cosa mi fa pensare... Chissà quanto la base è pronta per un reale cambiamento?