Francesco Menegazzo: ''Che stress la vittoria a The Apprentice''

Creato il 12 gennaio 2014 da Digitalsat

«Non ho mai pensato a quello che sarebbe successo, a quello che avrei fatto, volevo solo più azione rispetto a fare il trader come prima, ma avrei fatto anche il giardiniere. Ora tutto quello che ho fatto qui al Billionaire si è avverato grazie anche alle tante persone che hanno lavorato insieme a me, non sono mai stato solo».
È felice, e abbronzato, Francesco Menegazzo, il vincitore della prima edizione di The Apprentice che ora lavora al fianco di Flavio Briatore nella sua nuova creatura che negli ultimi mesi è diventata una realtà a Malindi (Kenya), grazie al lavoro di 500 persone: il Billionaire Resort. Un'oasi di bellezza tra le palme che è stata appena inaugurata grazie anche al contributo di un instancabile Francesco che, a parte la presenza al suo fianco di una graziosissima fidanzata, in questo ultimo anno non ha pensato che al lavoro. Il ragazzo di Montebelluno, in provincia di Treviso, dove è nato nel 1983, prima a Montecarlo poi a Malindi, ha passato un anno con il «boss» e con uno stipendio da 100 mila euro.

Ora si ritrova a cavalcare un'avventura che, promette Briatore, continuerà. «Mi aspettavo che The Apprentice piacesse di più, che avesse più successo. Io l'ho fatto perchè non potevo partecipare ad altri talent, non canto, non cucino, non ballo, mentre The Apprentice lo puoi fare comunque se sai metterti in gioco. Però ora vorrei tornare per fare la seconda edizione, vorrei tornare per difendere il titolo. Mi piacerebbe».
«Come mi vedevo guardando The Apprentice? Vedersi in tv è una cosa orribile, avevo una voce tremenda e non lo sapevo, non l'avevo mai pensato. Sconsiglio a tutti di partecipare ad un reality che va in onda dopo mesi, perchè poi ti rivedi e non puoi fare nulla per cambiare, ma nello stesso tempo vivi la diretta leggendo tutti i commenti su twitter minuto dopo minuto, una cosa terribile. Sui social network si cerca sempre la battuta, di colpire nel segno, di prendere in giro e così ti senti nel mirino di migliaia di persone che ti insultano, che ti danno dell'idiota, del pazzo, del rincoglionito e toccano anche punte di volgarità estrema. La cosa più carina che mi hanno detto è stata che ero omosessuale, ma hanno offeso anche la mia famiglia e questo fa male proprio tanto».

«Consigli a chi partecipa alla nuova edizione? Per qualcuno di noi a vincere era soprattutto la paura, anche perchè Briatore ci va giù pesante ma invece bisogna avere più coraggio, buttarsi di più, farlo fino in fondo e far vedere quello che sai fare. Io sono stato un pò troppo cauto e rivedendomi mi sono detto 'che coglione!', ma quando sei lì non riesci ad esporti. A chi inizia la seconda serie quindi dico: 'Non vi ponete limiti!». «Lavorare con Briatore? È dare sempre il massimo, che significa il 100% perchè se con lui dai il 99% non serve a niente, è merda! Cosa farò? Continueremo a lavorare insieme, lui ti fa lavorare così tanto - conclude - che non hai tempo per cercati un altro lavoro».


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