Quella odierna è una giornata importante per il mondo della cultura e per l’intera nazione. Si festeggia, infatti, il 38° compleanno di Francesco Totti, uno dei massimi scrittori italiani viventi, le cui opere sono state vendute in milioni di copie (Valentino Zeichen fa salti di gioia quando ne vende 1.500).
Sono le copie vendute, il “successo”, infatti, a determinare il valore di uno scrittore, almeno a detta di uno dei più noti giornalisti italiani, il quale, anni fa, ebbe il coraggio di dirmi, e a brutto muso, che Ugo Betti, non essendo più messo in scena, può essere considerato solo un povero sfigato.
Per coerenza, quando si sposa una tesi occorre il coraggio di sostenerla fino alle sue estreme conseguenze, l’illustre collega dovrebbe andare in televisione e dichiarare, a reti unificate, che Ugo Betti era un dipendente del Ministero della Giustizia con velleità letterarie e Totti uno scrittore con velleità calcistiche.
Allego i titoli delle opere del sommo (lo immaginiamo all’opera, nel suo scriptorium, avvolto nel suo vestaglione da intellettuale, come Balzac):
“Tutte le barzellette su Totti”. (Raccolte da me), Milano, Mondadori, 2003
“Le nuove barzellette su Totti”. (Raccolte ancora da me), Milano, Mondadori, 2004
“Mo je faccio er cucchiaio”. Il mio calcio, Milano, Mondadori, 2006
“TuttoTotti”, Milano, Mondadori, 2006
“La mia vita, i miei gol” (libro + DVD), Milano, Mondadori, 2007
“Quando i bambini fanno ahó” (libro + DVD), Milano, Mondadori, 2009
“E mo’ te spiego Roma”. La mia guida all’antica Roma, Milano, Mondadori, 2012
“Roma 10”. In giro per Roma col Capitano, Milano, Mondadori, 2014
(“Monumento a Honoré de Balzac” Auguste Rodin)
Federico Bernardini