Dove vivere un domani, magari.
O dove morire, chissà.
La prima tappa in Champagne è stata incantevole: anche da astemia circondata da santi bevitori, ho gongolato nel verde delle colline e tra le bellezze discrete, silenziose ed eleganti di Reims, con gli occhi sempre sgranati verso gli abbaini più belli del mondo.
Ho goduto delle lussurie architettoniche e paesaggistiche della Loira (sebbene in alcuni casi certe ricostruzioni sembrino un po’ forzate), sfiorando città, castelli e acque, per poi finire al Museo dell’Automobile all’Autodromo della 24 ore di Le Mans: spettacolare.
L’angolo di Bretagna che ho toccato a Saint-Malo e Mont-Saint-Michel è un orgasmo di stomaco e intestini: niente che possa rapire di più.
Peccato per le città normanne invece, che sebbene trasudino bellezza e offrano le ostriche più buone del mondo, gocciolano chiasso, giovani ubriachi e sporcizia tutto intorno, a differenza della campagna – molto ben tenuta.
I MIEI SI’
Reims, in ogni sua parte (imperdibile il cimitero del Nord)
Hotel de la Cathédrale (2 stelle – 70 Euro a camera doppia per notte)
contact@hotel-cathedrale-reims.fr
Cordiali, puliti, ben posizionati.
Ristorante Flo
www.floreims.com
Gli aperitivi nella piazza centrale Tours.
Hotel du Theatre (2 stelle – 74 Euro a camera doppia per notte)
www.hotel-du-theatre37.com
Se volete respirare l’aria di un ex bordello.
Raccomandata la stanza n. 33.
I villaggi trogloditi del sud della Loira.
Il Museo dell’Automobile di Le Mans.
Saint-Malo intra muros
Hotel de L’Univers (2 stelle – 109 Euro a camera doppia per notte)
contact@univers-saint-malo.com
Ristorante “Bouche en Folie” (piuttosto piccolo, meglio prenotare)
Cuisine du marchè (cucinano solo prodotti freschi di giornata, non hanno nemmeno frigoriferi, se non uno piccolo per i sorbetti): il miglior ristorante della vacanza, consigliato soprattutto se amate gli abbinamenti fantasiosi ma delicati.
Omaha Beach, Normandia.
Una delle spiagge del D-DAY, incantevole e silenziosa.
Il cimitero americano.
I MIEI NO
Mont-Saint-Michel ad agosto: assolutamente sconsigliato durante tutti i periodi di forte concentrazione turistica. Quasi impossibile godersi lo spettacolo meraviglioso di questo scorcio straordinario di mondo senza pensare di essere finiti in una bolgia infernale di qualche moderna Babele.
Caen e Rouen: sebbene siano due città molto interessanti, le strade sono spesso piene di immondizia e la gente è chiassosa, ubriaca e poco cordiale.
A Caen tengo a precisare che – soprattutto all’interno del castello – si può assistere a moltissime iniziative culturali interessanti durante le notti estive da godersi all’aperto (proiezioni film in lingua originale, concerti jazz ecc.). Molto particolare il ristorante all’interno del castello stesso, selezionato anche dalla Guida Michelin:
Cafè Mancel
www.cafemancel.com
Non è per niente un ristorante turistico, e presenta i sapori tipici e veri della cucina normanna: sapori forti ma poveri, sicuramente non per tutti i palati.
CURIOSITA’ E PETTEGOLEZZI
• Le linee dei parcheggi sono tutte bianche, ma quelle a pagamento hanno la scritta “payant” a fianco. Se doveste prendere una multa (come me, 11 euro per mancato pagamento della sosta), ricordatevi che la Gendarmerie non prende soldi o contanti: dovrete pagarla con marche da bollo che si acquistano dal tabaccaio. No corruzione per i pubblici ufficiali francesi.
• In alcune città la polizia municipale viaggia in bicicletta. No panza per i gendarmi.
• Lungo le strade della Francia del Nord potrete vedere ovunque mucche, pecore o maiali liberi al pascolo: niente carne insana per i francesi. Alla faccia delle nostre stalle e dei nostri allevamenti intensivi (che dicono senza alternative).
• Le strade extra-urbane sono spettacolari confronto alle nostre: preferitele alle autostrade, quando possibile, dato il prezzo molto elevate dei pedaggi (e nonostante questo, l’asfalto drenante manca in molte zone).
• Praticamente tutti gli hotel, comprese le pensioncine a due stelle dove abbiamo soggiornato noi, sono dotate di connessione internet wi-fi gratuita.
• Per i fumatori: niente distributori automatici 24 ore su 24. Organizzatevi.
• Sebbene i francesi non siano per niente simpatici e a tratti facciano del loro meglio per guadagnarsi sonori schiaffoni (a me hanno rifiutato il tavolo in un ristorante perché volevo mangiarmi solo un dessert, ignorando probabilmente che negare un dolce ad una donna bisognosa è peccato mortale), hanno da insegnarci della grossa su conservazione del territorio, tutela architettonica, salvaguardia dei sapori, dei lavori, delle tradizioni e della storia. Chapeau.
• Soprattutto in Normandia, vi accadrà di imbattervi piuttosto spesso nei punkabbestia, muniti non solo di cani, toni sguaiati e bottiglie di alcolici, ma anche di topi da compagnia (e non la cavia che vedete nella foto, parlo proprio di ratti).
• Sebbene dopo una settimana potreste cominciare ad avere le allucinazioni per astinenza da pasta o risotti, non cedete alle lusinghe delle trattorie turistiche e dedicatevi interamente ai sapori locali: esperienza unica.
• Attenti alle insidie dei menù solo in francese: se da una parte indicano un ristorante poco turistico – e quindi plausibilmente migliore – dall’altra nascondo trabocchetti malefici. Una sera pensavo di aver ordinato del vitello con riso e mi sono trovata a mangiare del rognone (che non è esattamente il mio piatto preferito).
• Il buon cibo, in proporzione, costa leggermente meno che in Italia. Attenzione ai vini però, che alzano notevolmente sia i piaceri del palato, sia i dolori del portafoglio.
• Attenzione anche ai vostri uomini e fidanzati: le donne delle boulangerie esercitano su di loro un forte fascino erotico (forse per il costante maneggio di sfilatini e il banale richiamo fallico).
Mi è ovviamente capitato di essere circondata da bambini di ogni nazionalità, ma due brevissimi scorci sono diventati emblematici delle differenze con gli infanti italiani:
1 – Autogrill in Loira. La mamma inglese si rivolge alla figlia di circa 8 anni, prima di entrare: “If you want something, remember that the answer is NO”. Sorriso sulle labbra, patti chiari, niente scenate.
2 – Spiaggione di Mont-Saint-Michel durante la bassa marea. Bambino francese di circa 6 anni che cerca di arrampicarsi sugli scogli.
Mamma: “Vien-ici”
Bambino, scendendo: “D’accord”.
Niente scenate, armonia famigliare.