Tutti i sostenitori del relativismo culturale e le cosiddette femministe che in nome della “libertà” difendono la “scelta” delle loro sorelle musulmane di travestirsi da fantasmi dovrebbero leggere la lettera che la filosofa e femminista francese Elisabeth Badinter ha scritto alle donne che portano volontariamente il velo integrale.
Dopo che le più alte cariche religiose musulmane hanno dichiarato che coprire completamente il corpo e il viso non deriva dai comandamenti religiosi, ma dalla tradizione, quella wahabita (Arabia Saudita) e l’altra pastum (Afganistan e Pakistan), continuerete a nascondere integralmente il vostro viso? Nascoste allo sguardo altrui, dovreste capire che ispirate diffidenza e paura ai bambini come agli adulti. Secondo voi siamo così disprezzabili e impuri al punto da rifiutarci ogni contatto, ogni relazione e perfino un sorriso? In una democrazia moderna, dove si cerca di affermare la trasparenza e la parità dei sessi, voi ci manifestate brutalmente che non è affar vostro, che le relazioni con gli altri non vi riguardano e che le nostre lotte non sono le vostre.
Allora mi chiedo: perché non raggiungete le terre saudite o afgane dove nessuno vi chiederà di mostrare il vostro viso, dove le vostre figlie saranno a loro volta oscurate, dove il vostro sposo potrà essere poligamo e potrà ripudiarvi quando gli pare, cosa che da quelle parti fa soffrire tante donne? Di fatto, voi utilizzate le libertà democratiche per ritorcerle contro la democrazia. Sovversione, provocazione o ignoranza, più che l’offesa del vostro rifiuto, lo scandalo è lo schiaffo che date a tutte le vostre sorelle oppresse, che rischiano la morte per gustare le libertà che voi disprezzate.
Oggi è una vostra scelta, ma chissà se domani non sarete felici di poterla cambiare. Loro non possono. Pensateci.
Ecco una vera femminista.
Dragor