Purtoppo la storia ci ha insegnato questo.
I socialisti si trovano di fronte ad una sanzione pesante con la perdita di molte città importanti, veri e propri bastioni storici socialisti, come Saint - Etienne, Limoges e La Roche.
Adesso Hollande è chiamato per "cambiare la politica", mentre la sinistra in questo "giorno triste" discuterà su come (e cosa) rispondere al messaggio degli elettori.
Sul fronte populista, invece, tira tutt'altra aria. Il Front National si conferma infatti come terza forza politica del Paese e i dirigenti d'ultradestra si dichiarano impazienti di cominciare questa nuova fase.
Più di un centinaio di città sono passate a destra in queste elezioni comunali. Tra le rare buone notizie, il PS mantiene Parigi dove a sedersi per la prima volta alla poltrona comunale della capitale è una donna, la socialista Anne Hidalgo con il 54,5% dei voti. Si mantiene anche Strasburgo, dove la lotta era molto più serrata.
Emblematico il fatto che l'astensione sia risultata altissima, al 38,5%.
I francesi dovranno dunque affrontare tempi molto delicati, dove sarà messa a discussione l'identità politica e storica del Paese. Intanto Marine Le Pen afferma che dopo questa vittoria, il suo partito "ha la struttura e la base elettorale per arrivare al potere. La prima prova che dobbiamo dimostrare è la nostra capacità di mantenere le promesse, questa è infatti la grande differenza con la classe politica tradizionale".
Si richiede riflessione.