Francia: un viaggio ad Arles

Creato il 19 febbraio 2015 da Giovy

Foto da ArlesTourisme.com 

Se c'è una cosa che ricordo con precisione del viaggio nel sud della Francia è stato l'arrivo ad Arles, in un mezzogiorno assolato di un giorno di inizio Agosto, mentre ero in viaggio verso la Camargue e Les Saintes Maries de la Mer. Visitare Arles quel giorno sembrò quasi essere una pazzia per il caldo. Ma fu magnifio per la luce che questa città della Francia restituiva ai miei occhi di neofita della Camargue. Oggi vi voglio riportare a quel momento.
Un viaggio ad Arles, città patrinomio dell'Unesco, è sempre una buona idea, in tutte le stagioni dell'anno.
La zona della Francia di cui fa parte è un qualcosa che conquista anche in pieno inverno anche se è l'estate, a mio avviso, il momento perfetto per arrivare da queste parti.
Cosa mi ha portato ad Arles?
Il primo pensiero è quello che io chiamo "la grande Roma fuori Roma".
Sono affascinata più dalla storia contemporanea, credo che ormai lo sappiate, ma il mio vero "feticcio" della storia antica è la Roma Coloniale.
Ne sono andata in cerca in Inghilterra, dove la sua massima espressione è ben bilanciata tra il Vallo di Adriano e le terme di Bath.
In Extremadura, Spagna, ho trovato Merida che mi ha lasciato senza parole.
In Francia c'è Arles, che potrebbe fare a gara con moltissime città italiane in quanto a "romanità" rimasta.
Arles romana nasce nel 46 a.C. quando Giulio Cesare passò di qui e fondò una colonia romana.
La città si formò piano piano ed ebbe il suo meglio sotto l'Imperatore Costantino, quando si merità l'appellativo di "piccola Roma" per le sue bellezze e per l'importanza coloniale che rivestiva.
Manco a dirlo, una visita fatta come si deve comprendere le meraviglie del circo romano, del teatro e dell'anfiteatro che spicca in pieno centro in tutta la sua bellezza.
Il giorno che vidi quest'ultimo restai di sasso nel guardarlo e capii una delle grandi caratteristiche di Arles: la luce.
Il sud della Francia è famoso per la sua luce e non sono di certo la prima ad accorgermene.
Orde di pittori si sono fermati qui qui per qualche motivo.
In estate, Arles è scintillante sotto il sole. Il colore delle pietre con le quali i monumenti romani sono costruiti amplifica la luce del sole all'ennisima potenza e tutto è così acciecante da sembrare un luogo evanescente, quasi come fosse un sogno.
Tornando ai monumenti romani, vanno segnalati di sicuro i criptoportici, che vennero utilizzati come cantine e che delineano la zona del foro sorto in età augustea.
Arles non è solo arte antica e romana, la città offre tantissimo tanto che sono ancora dispiaciuta di aver passato lì solamente 2 giorni.
Io amo molto le chiese particolarmente antiche e il chiostro di Saint-Trophime mi ha regalato un senso di pace e un po' di silenzio, che ben si abbinava a quell'assolato giorno agostano di qualche anno fa.
Ci sono 3 pass turistici molto particolari da tener presenti per visitare Arles in modo economico e conveniente: si chiamano Pass Monuments e possono essere acquistati online oppure negli uffici del turismo della città.
Il Pass Liberté costa 9€ e permette la visita di 4 monumenti + 1 museo nell'arco di un mese.
Molto interessante è il Pass Avantage che costa 13,50€ a persona, vale un anno e permette l'entrata in tutti i monumenti e musei della città.
Se siete interessati solamente alla Arles Romana (e ce n'è da vedere!!) c'è il Pass Arelate, che vale un mese, costa 9€ e ,proprio come il Pass Liberté, garantisce l'entrata a 4 monumenti + 1 museo... ma solo tra quelli di espoca romana.
Io lo so... ci voglio tornare, per riempirmi di nuovo gli occhi di quella sensazione di luce risplendente che solo in quella zona di Francia si può trovare.
Se mai dovessi riuscirci, me la prenderò con molta calma, lascerò che il sole mi rapisca e che la storia mi coinvolga.
Amo le città come Arles, nelle quali basta un passo per trovarsi di fronte a qualcosa di immenso!

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