- Dettagli
- Scritto da Valeria Morini
- Categoria principale: Le nostre recensioni
- Pubblicato: 28 Ottobre 2014
Lenny Abrahamson, regista dublinese noto soprattutto per quel What Richard Did passato al Torino Film Festival 2012, confeziona una commedia dolceamara con inserti drammatici, stralunata come l’uomo-pupazzo da cui prende il titolo; a quest’ultimo presta il volto (si fa per dire) un Fassbender affatto preoccupato di doversi celare per quasi tutto il film sotto una scomoda maschera da cartoon, lui che è ormai sex symbol del cinema internazionale. Dichiaratamente ispirato al personaggio di Frank Sidebottom (interpretato negli anni ’80 dal comico Chris Sevey e cantante dei Freshies, band in cui militava Jon Ronson, che ha sceneggiato il film) ma anche ai cantautori Daniel Johnston e Captain Beefheart, Frank è leader di una band che è letteralmente una “gabbia di matti” (in cui spicca soprattutto il personaggio dell’alienata suonatrice di theremin Clara, impersonata da Maggie Gyllenhall), ma è forse, in fin dei conti, più saggio, assennato e lucido di molti cosiddetti sani di mente.
Nei colori vividi del paesaggio irlandese e texano si compone un ritratto surreale e insieme sarcastico del mondo musicale al tempo di Twitter e dei social media, sorprendentemente lirico in alcuni momenti, spassoso in altri, ma in definitiva percorso da un’ombra di inquietudine. Peccato che il film non riesca a convincere al 100%: troppo acerbo, forse, incapace di giocare fino in fondo la carta della commedia nera e non sempre efficace nel rappresentare le ombre della follia umana. Racconto di formazione che crede fermamente al potere salvifico del rock, nel panorama filmico attuale è comunque una piacevole sorpresa.
Voto: 2,5/4
Non hai le autorizzazioni necessarie per postare un commento.
JComments