Frank tra i tiratori – una tragedia Quirinale

Creato il 19 aprile 2013 da Frankezze

Vorrebbe scappare via, lontano, mettere più distanza possibile tra lui e questi confini.

Vorrebbe alzare i tacchi e darsela a gambe.

Vorrebbe essere come quei brillanti cervelli in fuga, omaggiati dal Fatto Quotidiano, che grazie all’intraprendenza e l’iniziativa del loro genio fanno fagotto e vanno in America.
E ci trovano persino l’America, in America.
Il grande sogno americano.
Per molti americani è diventato un incubo, per loro è il sogno che si realizza.
Perché, dicono, gli italiani sono bravi proprio tanto.
Quelli che se ne vanno.

Noialtre merde stiamo qui, a meritarci il nostro destino.
Perché egli vorrebbe fuggire, ma non ci riesce.
Ogni giorno, per lunghi viaggi parte il suo cervello.
Sì, anche il suo è un cervello in fuga. Il problema è che il corpo non lo segue.
Il corpo è inchiodato qui, ostaggio della sua inedia.
Dice di chiamarsi Frank Ameba, ma quale Frank Ameba.
Frank Ammerda.
Consumato e sovvertito da quei conflitti esistenziali affrontati in ritardo, e mai del tutto sconfitti. Illustrazione: Franka Brillante Testo: Frank Ammerda

L'articolo Frank tra i tiratori – una tragedia Quirinale è ovviamente opera di Frankezze.


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