Il gotico alla Tim Burton è sempre pieno di sorprese e mai ripetitivo: il regista riesce ad inserire ogni volta elementi innovativi che permettono al film di non prendersi mai troppo sul serio.Frankenweenie in stop-motion, una tecnica che ormai ci è familiare grazie al suo primo lavoro Nightmare Before Christmas, è un remake di un primo tentativo cinematografico del 1984 che, purtroppo, fallì causando il licenziamento del regista dalla Disney (Nella sezione "cortometraggi" nella parte dedicata a Tim Burton troverete il filmato originale del 1984).
Oggi Frankenweenie rivive attraverso l'animazione con chiari echi ai grandi classici della commedia, prime tra tutte Frankenstein Junior di Mel Brooks, e dell'horror come La moglie di Frankenstein di James Whale. Del primo sa riprendere l'ironia, alcuni personaggi simili come Edgar, il bambino gobbuto che cerca di realizzare l'esperimento di scienze insieme a Victor, che fa l'eco a Igor, e la scena dell'aquilone che fluttua in cielo durante la tempesta di lampi nella notte in cui verrà risvegliato il mostro.
Sono simpatici anche i diversi ritratti dei bambini, dalla bambina apatica dai capelli biondi col suo inseparabile compagno Signor Baffino agli stereotipi sociali provenienti dal lontano Oriente.
E poi vi sono vari elementi disseminati qua e là dove vengono ripresi alcuni elementi particolari, come il mulino, presente anche ne Il mistero di Sleepy Hollow, o gli occhiali 3D che indossa la famiglia Frankenstein all'inizio del film.