Frankezze alla manifestazione pro Silvio

Creato il 05 agosto 2013 da Frankezze

Ieri siamo andati alla manifestazione in difesa di Silvio Berlusconi dopo la decisione della Cassazione, ed è stata una delle esperienze più toccanti della nostra vita (dopo quella volta a cena con Danilo Restivo). Una convulsione emozionale senza precedenti, corpi in decomposizione, garofani insecchiti, zigomi valghi, e tanta, ma proprio tanta, sabbia nell’ano. Abbiamo scattato un po’ di foto e fatto qualche video, prima che lo facesse VICE.

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Si parte con l’inno. La commozione è la stessa di Italia-Germania nel 2006. Non c’è Fabio Grosso, ma in compenso abbonda di Gattuso.

Questa è stata una delle prime foto che abbiamo scattato, ci siamo detti che eravamo a metà dell’opera. Lei, se non la riconoscete, è la nipote di Benito Mussolini, ma forse ve la ricorderete per il fatto che è la nipote di Benito Mussolini (notata anche lo splendido Tony Sperandeo sulla destra).

Un Rontondi in piena tempesta ormonale. E poi non si vede bene, ma indossava delle ballerine in tinta con la maglietta (American Apparell, 29 €)

La fatica di un uomo nell’eterna lotta contro i propri limiti. Ci siamo avvicinati e l’abbiamo accarezzato.

Lo portiamo sempre alla manifestazioni, non è una semplice maschera, è più un cimelio portafortuna, capisci?“. “Portafortuna in che senso, signora?” “Sì, portafortuna“. “Ah, ecco“.

Loro sono i fratelli Caiazzo, garantisti dalla nascita, e non sono esattamente di Salerno, ma di Cava de’ Tirreni. Il testo del cartellone è di Carmine (maglietta grigia) ma il concept è di Saverio (camicia bianca). Abbiamo chiesto lumi sul significato, ci hanno risposto: “No“.

Un bambino di Foggia in preda ad un attacco ipoglicemico. Aveva le Hogan (ma a Foggia hanno tutti le Hogan).

Una specie di Enzo Paolo Turchi in decomposizione avanzata. MM sta per Machete Mills (con implicito rimando ad un altro spinoso processo di Berlusconi)

Voleva essere fotografato, l’abbiamo accontentato. È rimasto così per ore, anche dopo la foto.

Cantava fuori sincrono, ce ne siamo accorti. “Ma lei canta fuori sincrono, non conosce l’inno di Forza Italia” “Quedda zoccl’ d’ mamt!” “Ecco, sì“.

Veniva davvero da Como ed era completamente in balìa della moglie. Capirete dopo.

Lui è Luigino e aveva perso il suo amico Nicola. “Ti possiamo aiutare Luigino? Dov’è Nicola?” “Cagammèrd”. “Siamo certi che lo ritroverai”.

Di tutto questo scempio, ci ha colpito la frase in basso a destra “Love San John”. Virtuosismi.

Equazione scontata.

Guardate lo sguardo della Gelmini: in quell’esatto momento, ne siamo certi, non stava pensando a niente. Lui invece ha raggiunto l’obiettivo della sua vita. Non pensare a niente mentre abbraccia la Gelmini.

L’esercito di Silvio arruola anche gli infanti, come in qualsiasi guerra Sub-Sahariana.

Questa foto la mostreremo ai nostri nipoti, quando ci chiederanno di descrivere tutto questo grosso casino.

Poche idee ma confuse. Il coraggio non gli manca: imparerà dagli errori? No.

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Questo invece è un video che parla da solo, notate il foglietto scritto a mano dell’indiano ecologista. Capolavoro.

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Che poi, alla fine di tutto, se le cose andavano bene, l’Italia andava bene. È tutto.

PS. Se non ve n’eravate accorti, è tornata Forza Italia. Alé.

L'articolo Frankezze alla manifestazione pro Silvio è ovviamente opera di Frankezze.


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