Frantoi Aperti: sei weekend per leccarsi le dita

Creato il 01 novembre 2013 da Sarahscaparone @SarahScaparone

Questa mattina si parte per l’Umbria. Destinazione Trevi, ma non solo. Proprio oggi infatti prende il via una bellissima manifestazione giunta ormai alla sua sedicesima edizione. Sto parlando di Frantoi Aperti che celebra in tutta la regione, per sei weekend consecutivi, l’Olio Nuovo con eventi, degustazioni, visite ai frantoi, passeggiate tra gli ulivi, assaggi di specialità locali.

Per l’intero mese  di novembre e fino all’8 dicembre, i 10 comuni coinvolti (Alviano, Assisi, Castel Ritaldi, Castiglione del Lago, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Spello, Trevi, Valtopina, Campello sul Clitunno) e i 35 frantoi che aderisocno all’iniziativa organizzeranno al proprio interno un ricco programma di intrattenimenti per celebrare questo momento dell’anno che fa parte dell’anima di questo territorio.

L’olio extravergine di oliva Dop Umbria è una vera e propria eccellenza locale che si caratterizza per un basso grado di acidità; è ricco in polifenoli, ha un colore verde-giallo e un retrogusto piccante, caratteristiche che lo fanno riconoscere tra i migliori al mondo. Un prodotto naturale che per le sue proprietà organolettiche è un vero e proprio alimento funzionale che fa bene alla salute.

In Umbria, la felice disposizione dell’oliveto (per il 90 per cento nelle fasce collinari e per il restante 10 per cento in quelle montane), combinata con le condizioni del terreno e del clima, fanno sì che circa il 90 per cento dell’intera produzione, (quest’anno si presume sugli 90-100mila quintali), sia extra vergine. Qui la coltivazione dell’ulivo è tra le più antiche d’Italia, dato che i primi a curare questa pianta fruttifera furono gli Etruschi. Una delle più potenti città dell’Etruria, l’antica Volsinio, oggi Orvieto, ricavò la sua ricchezza e prosperità proprio dalla produzione agricola, compreso il commercio dell’olio.

La realtà olivicola umbra è caratterizzata da 17 tipi di cultivar, le più presenti sono: Moraiolo, Leccino, Frantoio, San Felice, Pendolino e Agogia. Con una superficie olivata di 27mila ettari, 7 milioni e mezzo di piante d’olivo, 27mila produttori olivicoli e 250 frantoi, l’Umbria riesce a collocarsi tra le aree a più solida vocazione olearia d’Italia. La Dop Umbria è unica (suddivisa solo in cinque sottozone di produzione – Colli Martani, Colli Assisi Spoleto, Colli Amerini, Colli Orvietani, Colli del Trasimeno) ed è stata la prima in Italia ad essere riconosciuta, nel 1997, con la prima certificazione di processo e di prodotto avvenuta nel 1998.

Queste le premesse di uno dei weekend più golosi dello Stivale che si apre con diversi appuntamenti: da quelli organizzati a Trevi nell’ambito di “Festivol, tra olio Arte Musica e Papille”  a quelli di Assisi con ”Unto, Unesco, Natura, Territorio e Olio”, fino a Giano dell’Umbria con la “Mangiaunta” e a Campello sul Clitunno con la “Festa dei Frantoi”.  Si farà festa nelle piazze, per celebrare l’Olio Nuovo, nei palazzi e nei luoghi di produzione  che aderiscono alla manifestazione. Oltre ad assaggiare del fragrante pane caldo con del verdissimo e profumatissimo olio novello, saranno in degustazione anche le Lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP ed i Vini dell’Umbria nelle diverse piazze delle città.

Ma non mancheranno le iniziative che valorizzeranno l’Olio Extravergine di Oliva e che accenderanno l’attenzione sui borghi medievali ad alta vocazione olivicola con un calendario di attività dedicate a degustazioni e non solo. Questo fine settimana, sono infatti in programma nei comuni visite guidate come quelle ad Assisi nei luoghi della giovinezza di Francesco e Chiara e a Trevi nel Museo della civiltà dell’Ulivo, ma non mancheranno trekking tra gli ulivi, nei castagneti, e una passeggiata nei luoghi minori di Francesco accompagnati da Frate Nicola e da una guida escursionistica.

Io sto andando… e voi quando arrivate?

Le foto sono di Pierpoaolo Metelli



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