L’aeroporto di Monaco per me è un luogo totalmente magico. Sì, sì, lo so che cosa state pensando: gli aeroporti sono luoghi-non luoghi, sono anonimi, potresti essere ovunque, non c’è vero contatto con nessuno perchè i rapporti durano solo qualche minuto e altre cose simili. Bè per me non è affatto vero. Pensateci bene: ogni aeroporto ha le sue caratteristiche particolari, che lo distinguono dagli altri e lo rendono unico. Non si può confondere l’esotico aeroporto di Bali, ad esempio, con l’efficiente scalo di Oslo oppure l’aeroporto minuscolo e caldissimo di uno sperduto paese nel deserto australiano con quello di New York o un’altra grande metropoli del pianeta. Ciascun aeroporto è un mondo a sè ed offre l’opportunità al passeggero di farsi una prima idea del paese in cui esso si trova.
Non trovate ad esempio ultra-ipnotico osservare il movimento continuo di passeggeri, ascoltare la varietà delle lingue, veder sfrecciare i velivoli di mille compagnie aeree, dalle più note e importanti alle più bizzare e semi-sconosciute? C’è un fascino incredibile in questi ambienti così perennemente in trasformazione per loro stessa natura.
L’aeroporto di Monaco di Baviera, o MUC o Franz Josef Strauss, ha le dimensioni ideali: non è immenso e sconfinato come quello di Amsterdam, nel quale a volte devi camminare mezz’ora dal tuo gate all’uscita; ma non è neppure piccolo e limitato come quello di Bologna, dove dopo un quarto d’ora non sai più che cosa fare, perchè hai già visto tutto. È fuori città, ma non troppo, quindi è alla giusta distanza dalla capitale bavarese, così da non creare problemi di inquinamento acustico, ma allo stesso tempo da essere raggiunto facilmente e senza impiegare troppo tempo, sia con la macchina che con il trasporto pubblico. Ci sono parcheggi a volontà e vi è persino un parcheggio gratuito per chi decide di fare shopping. A MUC, infatti ci sono sufficienti negozi, bar e ristoranti già nell’area pubblica, così da offrire una valida alternativa a chi desidera o ha bisogno di fare acquisti anche alla domenica. Va da sè che MUC sia un luogo pulitissimo, organizzato in maniera efficiente e fatto in modo da evitare il più possibile code o disagi a passeggeri e visitatori. Vi sono innumerevoli banchi check-in, diversi punti informativi, sufficienti varchi per l’area di sicurezza e abbastanza addetti, cosÌ da non permettere quasi mai il formarsi di code interminabili e da impedire che chiunque si senta smarrito o non sappia dove infilarsi. Solo in una o due occasioni ho trovato una lunga fila ai banchi check-in per consegnare il bagaglio, ma era a ridosso di una festività, quindi si trattava di una circostanza abbastanza accettabile.
Andare a visitare l’aeroporto di Monaco rappresenta un intrattenimento garantito per chiunque. Subito Franz Josef ti accoglie con le sue enormi M blu ai lati dell’autostrada e con la vista panoramica sul Visitor Centre, una serie di aeroplani in bella mostra su un prato verde e ben curato. Poi arrivi e trovi le giostre e i giochi per i bimbi, i già citati mille negozi per i grandi, i summenzionati ristoranti –tra gli altri l’italiano, l’asiatico, il messicano, il bavarese - la terrazza panoramica, dove prendere un caffè in relax osservando gli aerei in decollo e atterraggio e poi l’hotel Kempinski con il suo bar di lusso e le palme. Inoltre MUC è pieno di agenzie di viaggio, per cui se non hai un’idea di dove andare in vacanza, basta che tui vada là e scelga uno dei banchetti con il simpatico impiegato a disposizione et voilá! Nello spazio gigantesco all’aperto tra il Terminal 1 e il 2, poi, di volta in volta vengono allestiti gli spazi espositivi di marche di automobili e di aziende o, in dicembre, i banchetti del mercatino di Natale!
No, vi assicuro, non sto scrivendo uno spot per conto della società di gestione dello scalo bavarese! Sono tutte impressioni mie, genuine e sincere. Vi invito a provare l’esperienza di persona. E voi, che cosa ne pensate degli aeroporti? Vi piacciono, vi schifano? E qual è il vostro preferito o il più odiato? Raccontatemi...
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