Frasi epiche di una vita allo sbando

Creato il 18 maggio 2011 da Farnocchia

Dato che il pulsare continuo di quello che una volta era il luogo di conformo del mio dente del giudizio (ora voragine in fase di chiusura che mi impedisce di mangiare solidi caldi) mi tiene lontana dalla palestra ho pensato che fosse il momento migliore per farvi ridere con “Frasi epiche: tutte le boiate recenti o meno che sono arrivate all’orecchio di Effe”.

Frase epica 1

(Where: inzeppata sull’autobus. When:giovedì scorso, ore 7:45. Who:ochetta liceale ed i suoi amici)

Un amico del’ochetta, prendendola in giro le chiede perchè non è andata a scuola il giorno prima conoscendo già la risposta (in teoria quel mercoledì dovevamo cadere TUTTI GIù PER TERRA nella capitale..bha). La ragazza, convintissima, risponde: ” bhe, so rimasta a casa, e allora? e poi se proprio dobbiamo analizzare la cosa il terremoto c’è stato (vd. Spagna) e sarebbe successo in Italia se non si fosse spostato l’asse terrestre con terremoto del Giappone!“.

Avrei potuto darle una gomitata sulle gengive per la quantità di cazzate che propinava ad i suoi amici, ma ero troppo impegnata a leggere L’imperfezione dell’amore e a tenermi in equilibrio!

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Frase epica 2

(Where:fermata dell’autobus. When:sempre giovedì, ma con 30 minuti di ritardo dall’inizio del turno di tirocinio. Who: la vecchia saggia della garbatella)

Cercando di imprecare il meno possibile davanti a quella che era una marea umana in attesa dell’autobus, mi metto a sentire i grandi discorsi delle vecchie; ad un tratto, in pieno silenzio, una vecchietta si gira verso di me e dice ” solo le tasse so sempre puntuali. se dovemo pagà ce chiamano pure a casa, poi si te serve n’auto poi pure da morì”. Cosa mi ha spinto a non darle un bacetto??ancora me lo chiedo…

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Frase epica 3

(Where: bar dell’universià. When:pausa caffè/impossibilità nel sopportare un’ora di quella prof. Who: la mitica Alessandra e le sue uscite)

Si parlava con le altre dei bei tempi che furono, ovvero le ELEMENTARI. Ognuna di noi parlava dei ricordi più belli/brutti facendo ridere e riflettere tutte le altre.. ma quando è arrivato il turno di Alessandra (soprannominata da me Heidi dato che vive sui monti ed è la persona più fessa/innocente che conosco) la situazione degenera così: ” Uh voi non sapete come stavo bene io alle elementari.. un anno sono capitata con la classe in cucina!” (la scuola de sta cretina era una CASA  su due piani!).   -.-

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Frase epica 4   (questa non era prevista ma in onore a Valentina e alle sue sparate liceali ho voluto modificare il post)

(Where: liceo, in banco a tre con Cip e Ciop. When: 5°, il che prevede una preparazione decente. Who: io e Cip=le Commari)

La prof di matematica, intenta a spiegare il procedimento di non so che limite alla lavagna, inizia a semplificare ed avanzare con l’esercizio. Ovviamente noi stavamo captando 1/5 di quello che si diceva di serio in quell’aula e in questa piccola porzione sentiamo “semplificerix”!! Noi sconvolte (dato che la prof è di origini francesi) sbottiamo a ridere pensando che quella povera donna stesse delirando in lingua madre e, con fare saccente, le diciamo: “professoressa scusi ma mo chi è sto semplificherix, un amico di Asterix?”. In realtà semplificherix era quello che arrivò alle nostre orecchie di “e semplificate x”. Forse è per questo che alla maturità mi ha fatto un culo grosso quanto la Francia??  XD

PS: purtroppo vi devo privare di una frase epica di mia madre per a quale è stata derisa per tutta la giornata della sparata ma che roa non ricordo proprio (ormai quello che non scrivo sull’agenda va diretto nel cestino..maledizione, stupido cervello!)


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