Con l’estate che è ormai un lontano ricordo, in tutta Italia si inizia a fare i conti con pioggia, neve, vento e il tanto atteso calo delle temperature. Il cambio climatico, mai così tanto repentino come quest’anno, porta con sé i numerosi malanni di stagione, tra cui strappi e stiramenti muscolari, come ha evidenziato Antonio Bortone, presidente dell’Associazione Fisioterapisti Italiani, il quale afferma che “quando il termometro scende repentinamente vicino allo zero genera una vasocostrizione provocando dolori alle articolazioni e stiramenti”.
Il risveglio al mattino rappresenta uno dei momenti più a rischio della giornata, in quanto dopo il rilassamento notturno al caldo, usciamo dal tepore del letto e iniziamo a muoverci in un ambiente più freddo. Ma anche correre per non perdere l’autobus che sta partendo può determinare dei microtraumi nei soggetti poco allenati , problematiche che valgono soprattutto per gli anziani, la cui muscolatura è meno elastica rispetto a quella di un giovane.
Come affrontare il freddo senza correre il rischio di danni muscolari?
È lo stesso Bertone a consigliare di effettuare un pò di riscaldamento proprio come fanno gli sportivi, facendo stretching al mattino, e coprendosi in modo adeguato per combattere le rigide temperature. Il riscaldamento è importante perché la contrattura è una forma di difesa del muscolo, che reagisce ad un sovraccarico in seguito ad una sollecitazione e si contrae per evitare danni peggiori.
Un’altra valida soluzione può essere quella di andare in bicicletta, strumento ideale per stimolare i muscoli e per evitare stiramenti, in quanto, mani, piedi e il viso risentono maggiormente del gelo. Anche camminare aiuta l’organismo a trovare il proprio equilibrio e a resistere ad improvviso calo delle temperature, a patto che non si facciano scatti improvvisi a mò di centometrista, ma si mantenga un andatura costante.