Fredrik VAERSLEV Choppy Times, Galleria Gio’ Marconi – Mostre Milano, Arte contemporanea

Creato il 25 settembre 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Galleria Gio’ Marconi Fredrik Værslev, Untitled (Der König des Waldes #01), 2012 house paint, oil paint, spray paint on spruce / siberian larch, steel support 160 x 90 x 28 cm

Fredrik VAERSLEV Choppy Times, Galleria Gio’ Marconi – Mostre a Milano. Giò Marconi (Via Alessandro Tadino 15 MAPPA) inaugura due mostre personali: Lucie Stahl e Fredrik Værslev giovedì 26 settembre 2013 dalle 19 alle 21. Entrambe le mostre saranno aperte fino al 9 novembre. Testo di presentazione a Fredrik VAERSLEV di Peter J. Amdam - Una delle caratteristiche che attestano di più il “non-progetto” pittorico di Fredrik Værslev è un’implacabile, ma tuttavia palpabile e rigorosamente tranquilla, destabilizzazione dell’apposizione dei segni distintivi, “segni del mondo”, e vettori e variazioni diversi di pura contingenza. Sembra come se il mondo visivo e tattile che viene preso in giro in primo piano nel suo lavoro sia sempre sul punto di crollare sotto il peso della propria presupposta inesistenza. >

In inglese la parola muffa, mildew, ha in sé quasi come un delicato senso di bellezza, in effetti deriva dall’inglese antico mildēaw, “melata”, e la prima parte del vocabolo contiene il termine latino e greco usato per miele, – mel e meli. Abbastanza strano, dato che la parola descrive tutto tranne che la dolcezza del miele; ma al contrario la decomposizione, la putrefazione e le ife fungine su materiale organico. Se si considera il sostantivo norvegese che si usa per muffa ci si scontra subito con un netto contrasto perché “jordslag” significa letteralmente pennellata di terra/sporco.

Galleria Gio’ Marconi Dan Rees and Fredrik Værslev, Shelf Paintings (Pottery in october #1), 2009 Mixed media sculpture: spray paint on plywood, birch shelf, brass screws and hinges / Ceramic objects 76 x 54 x 16 cm

Questa effettiva contraddizione che emerge nella traduzione tra l’inglese e il norvegese in qualche modo, pure se accidentalmente, si rileva anche nell’ambiguità che si vede e si percepisce nell’ultima serie di dipinti di Værslev. In queste opere più recenti il fenomeno e il noumeno processuale della muffa costituiscono l’elemento gestuale principale.

Tele grezze preparate con dell’imprimitura mescolata a pigmenti, vengono lasciate fuori dallo studio dell’artista ad asciugare, successivamente vengono arrotolate saldamente attorno a tubi di plastica per poi essere lasciate all’aperto per circa dodici mesi. Dopo un anno di usura e di segni provocati da tutte le quattro stagioni del mutevole clima norvegese, le tele vengono srotolate e sulla parte superiore di queste si trovano attacchi delle muffe più o meno evidenti. Grazie alla tecnica di piegatura diventano visibili composizioni ripetitive – ma uniche allo stesso tempo – di muffe e imprimitura/pigmento.

Le tele sono poi sottoposte ad un lavaggio rigoroso con funghicidi e infine lasciate ad asciugare sia all’interno che all’esterno durante l’inverno. Oltre alle associazioni potenzialmente negative dovute alla sgradevole decomposizione della muffa, il fatto che le tele vengano trattate con un sistema meticoloso ricorda un po’ il modo con cui si preparano sia la carne che il pesce (vengono in mente piatti tipici norvegesi come il gravlax e il rakfish ‘pesce fermentato’), i dipinti con la muffa esposti nella mostra Choppy Times portano con loro un senso di materia, di decomposizione, di sporco e perfino di morte. Forse ancor più che nelle serie precedenti di Værslev, come ad esempio nei dipinti che rievocano il (ormai obsoleto e di “buon gusto”) terrazzo alla veneziana, i canopy o i garden paintings. Questi ultimi sarebbero forse i più simili ai più recenti aggiunti alla famiglia. Detto questo, le nuove opere in mostra rappresentano anche una continuazione approfondita dei “canopies” monocromi degli ultimi anni. Anche se mirano a togliere la funzionalità e la socialità architettonica della tela.

Fredrik Vaerslev – mostra alla Galleria Gio Marconi – Untitled (Canopy Painting Cream and Light Green) 2012 Primer, spray paint, rust and white spirit on canvas / wooden stretcher 220 x 198 x 3.3 cm

Questi dipinti, permeati di muffa, aggiungono così una cupa nota di gravità, di morte e del lasciarsi morire al lavoro in continua evoluzione di Værslev. E, soprattutto, queste opere portano avanti la paziente e rigorosa esplorazione dell’artista nei confronti del segno e della ripetizione. Se, per così dire, i canopies hanno aggiunto segni anonimi e senza volto di sobborghi architettonicamente e socialmente insignificanti, e allo stesso modo i garden paintings eco-ontologicamente hanno aggiunto segni del “mondo”, l’ultima serie aggiunge un elemento di temporalità che si potrebbe chiamare “segno temporale” come i motivi iterativi causati sia dalla piegatura intorno ai tubi di plastica, dalla muffa e dalle condizioni del tempo – e la possibilità della ripetizione è infatti il fondamento di qualsiasi segno; marcano il passaggio ciclico di un anno con la ripetizione e con l’assoluta, singolare contingenza. In questo senso, queste opere intensificano anche la problematica della serialità che è sempre presente nel lavoro di Værslev. Queste opere sono, in modo molto lontano, legate ai dipinti-data di On Kawara, ma evocano una temporalità e spazi aperti, senza e al di fuori dell’interazione umana, dei percorsi e degli schemi. Un’epistemologia non umana ed enfaticamente increspata di pittura e segni. Ma solo in apparenza.

Peter J. Amdam

-

Fredrik Værslev è nato nel 1979 a Moss, in Norvegia. Ha studiato alla Staatliche Hochschule fur Bildende Künste, Städelschule, a Francoforte e presso la Malmö Art Academy, in Svezia. Attualmente vive e lavora a Drøbak e a Vestfossen. E’ direttore e fondatore del Landings Project Space a Vestfossen in Norvegia.

Tra le sue ultime e prossime personali: Andrew Kreps Gallery, New York; Luminar Cité, Lisbona; Power Station, Dallas; The World is Your Oyster, Circus, Berlino; Rubbish, con Ståle Vold, Johan Berggren Gallery, Malmö; Lanterne Rouge, STANDARD, Oslo; Sunny Side Up, Indipendenza Studio, Roma e That came out a Little Country, Front Desk Apparatus, New York.

Tra le recenti e prossime mostre collettive: Modern Institiute, Glasgow; Flex-Sil Reloaded, Kunsthalle St. Gallen, St. Gallen; Lunds Konsthall, Lund; Awaiting Immenence, Isbrytaren, Stoccolma; Lies about Painting, Moderna Museet, Malmö; A Human Interval, Circus, Berlino; Fruits de la Passion, Centre Georges Pompidou, Parigi; Collaborations & Interventions, Kunsthalle Andratx, Maiorca; Priority moments, Herald St, Londra; Le Printemps de Septembre, The Museum les Abbatoirs & Croix Baragnon, Tolosa.

FREDRIK VÆRSLEV (VAERSLEV)

Born in 1979, Moss, Norway
Lives and works in Drøbak, Norway
EDUCATION
2005-2010 Malmö Art Academy, Malmö (prof. Matthew Buckingham), Sweden
2008-2009 Staatliche Hochschule fur Bildende Kunste, Stadelschule, Frankfurt a.M (prof. Simon Starling),
Germany
2003-2004 NISS, Fine Art Department, Oslo, Norway
2001-2003 Einar Granum School of Art, Oslo, Norway
Fredrik VAERSLEV: SELECTED SOLO EXHIBITIONS AND PROJECTS
2013 The World Is Your Oyster, Circus Gallery, Berlin, Germany (upcoming, March)
Drøbak Kunstforening, Drøbak, Norway (upcoming, August)
Gio Marconi, Milano, Italy (upcoming, September)
2012
Lanterne rouge, STANDARD (OSLO), Oslo, Norway
Sunny side up, Indipendenza Studio, Rome, Italy
That came out a little country, Front Desk Apparatus, New York, USA
Johan Berggren Gallery, Malmö, Sweden
2011
TORO, Tomorrow Gallery, Toronto, Canada
LISTE 16, Johan Berggren Gallery, Basel, Switzerland
The Secrets of Aging Well, CIRCUS Gallery, Berlin, Germany
I’m gonna keep a happy thought and assume this is just a negotiation tactic, curated by Eivind
Furnesvik, STANDARD (OSLO), Oslo, Norway
2010
Panels and Patios, Johan Berggren Gallery, Malmö, Sweden
Swap Paintings # 3 vs. Anne Britt Værslev (6 ROOFTOPS 4 FRANKFURT), ECONOMY,
Frankfurt, Germany
MFA-Exhibition, KHM, Malmö, Sweden
2009
Swap Paintings # 4 vs. Anne Britt Værslev (Venice Match), Studio, Venice, Italy
Shelf Paintings (Pottery in October) (decorations by Dan Rees), STANDARD (OSLO), Oslo,
Norway
(Her bor Ann-Kristin og Andreas), door I-3, Frankfurt, Germany
Fredrik VAERSLEV: SELECTED GROUP EXHIBITIONS AND PROJECTS
2013 “Lies About Painting”, Moderna Museet, Malmö , Sweden (March 9 – August 25, 2013)
Billedrommet, Tønsberg, two-person with Nicolas Ceccaldi (upcoming)
Isbrytaren, Stockholm, Sweden. Curated by Peter J. Amdam (upcoming)
2012 Fredrik Værslev and Ståle Vold, Johan Berggren Gallery, Malmö , Sweden
Oscar knows Gardar. Gardar knows Matias. Matias knows Fredrik. Fredrik sort of knows Gardar.
2011
Gardar knows Marius. And that Gardar knows Matias we already know. But Matias also knows
Anders, STANDARD (OSLO), Oslo, Norway
A Human Interval, Circus, Berlin, Germany
Concatenation. Signature. Seriality. Painting, curated by Peter Amdam, Blain Southern, London,
United Kingdom
Fruits de la Passion: Les 10 ans du PAC, Centre Georges Pompidou, Paris, France
Collaborations & Interventions, curated by Friederike Nymphius, Kunsthalle Andratx, Mallorca,
Spain
I think and that is all I am, Thomas Duncan Gallery, Los Angeles, USA
Priority Moments, curated by Nicky Verber, Herald St., London, United Kingdom
The Confidence-man, Tanya Leighton, Berlin, Germany
Le Printemps de Septembre, curated by Anne Pontégnie, Toulouse, France
Patterns of Intention, curated by Silvie Jo Buschmann, CIRCUS Gallery, Berlin, Germany
Art Los Angeles Contemporary, STANDARD (OSLO), Los Angeles, U.S.A.
2010
SPÅR – Konstmuseets nyförvärv, Malmö Konstmuseum, Malmö, Sweden
When do you see yourself in ten years?, curated by Eivind Furnesvik, STANDARD (OSLO), Oslo,
Norway
2000 LIillestrøm, curated by Geir Haraldseth, Akerhus Kunstsenter, Lillestrøm, Norway
LISTE 15 (with Johan Berggren Gallery), Basel, Switzerland
Inter Arts Centre (IAC), curated by Gertrud Sandqvist, Malmö, Sweden
Zak Kitnick / Fredrik Værslev, curated by Geir Haraldseth, Johan Berggren Gallery, Malmö ,
Sweden
Ideal Setting for Per-Oskar Leu’s “If you can remember it you weren’t really there”, 2006, Galleri
Ping Pong, Malmö, Sweden
…on Guyton, Parisa Kind Gallery, Frankfurt, Germany
2009 Meat is my veg, The Caribic Residency, Hamburg, Germany
First View, Johan Berggren Gallery, Malmö, Sweden
Snowball Editions, Calendar 2009, Oslo, Norway
What is not but could be if (Part 2), Neue Alte Brücke, Frankfurt, Germany
On MODERN LIVING, Yearly Exhibition, Malmö Art Academy, Malmö, Sweden
Fredrik, Charlotte & Leif for Johan Berggren, Johan Berggren Gallery, Malmö, Sweden
RUNDGANG, Staedelschule, Frankfurt, GermanyInternational Film Festival, Gothenburg, Sweden
2008 Sink the Boat Before it Sails, BASIS, Frankfurt, Germany
At, By, For, Around the House, Koh-I-Noor, Copenhagen, Denmark
At, By, For, Around the House (curated by Ivo André Bras & Israel Guarda), Hospital Julio de
Matos, Lisbon, Portugal
Botnik Space-Off, Botnik Studios, Gerleborg, Sweden
PhiIosopher in I AM A MAN, Parade with Arto Lindsay, Portikus, MMK and the Staedelschule,
Frankfurt, Germany

2007 Crosskick / Platform #4 (curated by Dr.Martin Engler & Stefan Berg), Hannover Kunstverein,
Hannover, Germany
A Day in the Sun, Botnik Studios, Gerleborg, Sweden
Oslo – Malmö (curated by Gertrud Sandqvist & Per Maning), Galleri 21:24 & 21:25, Oslo, Norway
2006 Malmö – Oslo (curated by Gertrud Sandqvist & Per Maning), Galleri PEEP, Malmö, Sweden
Skandinavian Spastic, Sjokoladefabrikken, Oslo, Norway
CURATED EXHIBITIONS AND PROJECTS
2012 Rony Chandra, works on paper (curated by Fredrik Værslev), Landings / 1, Vestfossen
2011 Something Old Something New, Something Borrowed, Something Blue, (curated by Fredrik
Værslev for Landings), Kornhaüschen, Aschaffenburg e.V.
2010 Small size, medium, big, Landings / 3, Vestfossen (curated by Fredrik Værslev and Per Christian
Brath)
Something Old Something New, Something Borrowed, Something Blue, (curated by Fredrik
Værslev for Landings), ECONOMY, London
2009 Ceccaldi / Holen / Leu, (curated by Fredrik Værslev), Landings / 1, / 2 & / 3, Vestfossen
2008 Ståle Vold, 20 years in conversation with Duchamp, Johns, Ryman and more, (curated by Fredrik
Værslev), Landings / 1, Vestfossen
PUBLICATIONS
2012 Fredrik Værslev: The rich man’s breakfast, the shopkeeper’s lunch, the poor man’s supper.
STANDARD (BOOKS), Oslo, 2012
2010 Klasse.Starling, (IP), 2010
2009 Younger Than Jesus – Artist Directory, PHAIDON, 2009
2008 At, By, For, Around the House, (IP), 2008
GRANTS
2011 International Support, OCA – Office for Contemporary Art, Norway
2010 Three-year working grant, Norsk Kulturråd
2009 International Support, OCA – Office for Contemporary Art, Norway
OTHER
Director and founder of Landings Project Space, Vestfossen, Norway, Landings Journal and
Landings Editions

-

MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia l’ufficio stampa della Galleria Giò Marconi  per le notizie e le fotografie delle opere relative alla mostra Choppy Times di Fredrik VAERSLEV.

-


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :