Free agency: chi rimane ancora libero?

Creato il 25 luglio 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

Il giorno dell’apertura del mercato dei free agent l’NBA quest’anno è letteralmente impazzita con le squadre che hanno fatto la corsa per firmare per primi i giocatori offrendo cifre, a volte, anche nettamente esagerate. La pazienza non è stata la virtù dei General Manager che hanno deciso di chiudere il grosso dei loro roster nel più breve tempo possibile, firmando (o ri-firmando) tutte le Star disponibili e successivamente i giocatori di “seconda fascia” sempre utili in un sistema di gioco. Accasati quindi i vari Gasol, Leonard, Aldridge, Monroe e poi anche i nostri Belinelli e Bargnani, chi è rimasto ancora libero sul mercato, che potrebbe diventare interessante per alcune squadre che magari cercano uno specialista o un giocatore con un contratto abbastanza contenuto?
Vediamo insieme divisi per ruolo:

LUNGHI

Il mercato non offre molto visto che la maggior parte dei giocatori interessanti si sono già accasati (merce rara, i GM hanno cercato di firmarli prima possibile); tra quelli rimasti il più interessante è sicuramente Tristan Thompson che sembrava aver già trovato un accordo a cifre piuttosto alte per rimanere con i Cleveland Cavaliers e che invece è ancora libero. È restricted free agent, quindi i Cavs potranno pareggiare qualsiasi offerta gli arriverà, anche se al momento il giocatore non sembra avere contatti con altre franchigie.
L’altro giocatore interessante è Kevin Seraphin che agli Washington Wizards non ha trovato grande spazio ma che da qualche altra parte potrebbe far esplodere il suo talento. Non è un giocatore facile da inserire in un contesto, tende a giocare abbastanza in solitaria, ma è sicuramente un giocatore con punti nelle mani che uscendo dalla panchina può essere davvero di impatto.

Pur con tutti i suoi problemi JaVale McGee è un altro giocatore che potrebbe tornare utile: lunghissimo, atleta pazzesco, che in centro area può avere un impatto notevole; il suo problema è la testa, raramente connessa al gioco quando scende sul parquet. Se usato in modo intelligente, dalla panchina, per alzare il ritmo della partita e mettere a segno qualche giocata atletica, può ancora dire la sua… bisognerà vedere se qualche allenatore sarà disposto a portarselo a casa.

Infine due veterani NBA: Glen Davis e Carlos Boozer nell’ultima stagione hanno giocato a Los Angeles ma nelle due sponde diverse della città ed ora vivono il comune destino di essere senza contratto. Davis potrebbe anche ritrovare un accordo con i Clippers dove coach Rivers lo stima, mentre per Boozer non sarà possibile tornare ai Lakers, ma se accetterà il minimo salariale potrebbe anche riuscire a trovare una contender che ha bisogno di un lungo capace di segnare e portare esperienza dalla panchina.

GUARDIE

Qui qualche giocatore più interessante c’è, anche perché in grado di dare un apporto maggiore come visto lo scorso anno: i primi due della lista non possono che essere J.R. Smith e Matthew Dellavedova, compagni ai Cavs ed entrambi in trattativa con la franchigia di LBJ senza però aver ancora chiuso un accordo. Se Smith sono anni che crivella le retine a suon di canestri ma fa anche disperare coach e compagni con i suoi colpi di testa e i suoi alti e bassi, Delly ha vissuto dei playoff da film che ne hanno fatto schizzare il valore, ma resta pur sempre un giocatore di contorno che porta energia e difesa. Entrambi volevano monetizzare la loro ultima stagione, ma si sono trovati ancora a piedi e rischiano di doversi accontentare di cifre basse pur di trovare una squadra dove giocare.
Discorso diverso per Norris Cole che è restricted free agent e che i New Orleans Pelicans vogliono ri-firmare, anche da parte sua c’è questa volontà ma le due parti non si sono ancora accordate; il rischio in questi casi è che si inserisca una terza franchigia che alzi il prezzo, anche perché l’ex Heat ha dimostrato di essere un solidissimo giocatore dalla panchina capace di portare una difesa aggressiva e tiro da tre punti… proprio quello che servirebbe ai nuovi Pelicans di coach Gentry.

Infine i veterani: Jason Terry, Dorell Wright e Rasual Butler. The Jet potrebbe e dovrebbe rimanere agli Houston Rockets, ma le ultime firme di Marcus Thornton e Ty Lawson hanno chiuso parecchi spazi sia a livello salariale sia come depth chart. Ai Rockets il sistema è quello giusto per Terry ma alcuni rumors volevano anche i Mavericks interessati a riportarlo a Dallas per un’ultima cavalcata con l’amico Nowitzki.
Wright e Butler sono ormai soprattutto due specialisti del tiro da fuori, capaci di giocare anche da 4 atipici per aprire il campo come vuole il “nuovo basket”: il primo ha incontrato alcune difficoltà ai Blazers quest’anno, anche per alcuni infortuni che l’hanno tenuto fermo per diverso tempo, il secondo invece a Washington ha incontrato una nuova giovinezza rendendo anche più del previsto e rivelandosi molto utile quando gli infortuni hanno tolto dal campo Beal. Entrambi, accettando offerte al minimo salariale, non dovrebbero avere problemi a trovare una nuova casa, magari anche in squadre che puntano in alto e che quindi hanno bisogno di roster lunghi e varie opzioni dalla panchina.