Freedom

Da Mapom
Dopo le recenti incazzature, questa mattina ho preso una pausa da tutto e da tutti ed ho fatto accompagnare Giorgia all'asilo da mio marito Marco. E' stato bellissimo poter fare una doccia la mattina, prima di andare a lavoro, come facevo molto spesso prima di lei, e non la sera esausta, dopo averla messa a letto e con un orecchio fuori dalla tendina per sentire se piange visto che mi è sembrato... E' stato bellissimo fare colazione seduta in santa pace, nel silenzio di casa mia, assaporare con calma il gusto e il profumo del caffè, e non berlo in piedi buttandolo giù, rischiando di brasarmi la trachea con Giorgia attaccata ad una gamba che mi guarda.... E uscire di casa, fare i miei due piani di scale senza il peso degli undici chili santi sulla schiena, che mi sta andando in mille pezzi, e chiudere la porta e il portoncino senza dovermi guardare anche dietro la testa per controllare cosa sta facendo lei in quel momento e dove caspiterina si è andata ad infilare.... Fermarmi in panetteria senza lei da controllare dal vetro del negozio, e fissare apprensiva il suo seggiolino e controllare se piange come una pazza oppure va tutto ok.  Attendere il mio turno tranquilla, senza guardare la panettiera con la faccia iniettata di sangue per la fretta e lo sguardo minaccioso e la gamba che tamburella senza che me ne renda conto. E passare davanti al suo asilo nido, senza dovermici fermare, scaricarla, accompagnarla, farle fare altre scale, svestirla, magari litigare con qualche maestra e salutarla a malincuore, ma anzi, passarci davanti tirando dritto e con il dito medio alzato (bè si, questa mattina ci stava tutto!!!). Insomma, arrivare a lavoro rilassata, senza il cuore che mi batte a mille dalla fretta di timbrare sto cavolo di cartellino.E sentirmi tremendamente in colpa perchè questa mattina mi è piaciuta da morire e vorrei che fosse sempre così....