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Freewhite e le settimane multisport, un progetto di sport per tutti raccontato da Patrizia Saccà

Creato il 12 agosto 2015 da Sportduepuntozero

FreewhiteSport senza barriere, montagna, divertimento, riabilitazione e integrazione. Ecco in poche parole cos’è Freewhite Fiat Autonomy Sport per Tutti, associazione sportiva e onlus nata a Sestriere nel 2005 grazie all’iniziativa di Gianfranco Martin, sciatore alpino argento di combinata alle Olimpiadi Invernali di Albertville del 1992, e della sorella Marcella. Un piccolo paradiso sportivo aperto a tutti gli atleti con disabilità, sia motorie sia intellettive, che qui possono praticare attività fisica tutto l’anno – per esempio da dicembre ad aprile si tengono corsi di sci – seguiti da tecnici specializzati. Nel 2008 Freewhite ha dato vita al progetto delle “settimane multisport”, che da fine giugno a fine agosto accolgono moltissimi ragazzi disabili provenienti da tutta Italia. Il programma della settimana è fitto e studiato a seconda dei partecipanti; naturalmente è all’insegna dello sport e comprende nuoto, tiro con l’arco, golf, handbike, tennis, tennis tavolo, downhill e cimgoo trike handbike.

Le settimane multisport vengono organizzate dall’associazione dei fratelli Martin in collaborazione con il Comune di Sestriere, che mette a disposizione gli impianti sportivi, con Fiat Autonomy, con la Compagnia San Paolo e la Fondazione CRT, che sostengono economicamente il progetto stipendiando gli istruttori (12 in tutto) e finanziando l’acquisto e la manutenzione delle attrezzature, specifiche per ogni genere di disabilità. La “base” è da sempre l’hotel “Lago Losetta”, che assicura vitto e alloggio agli atleti e ospita alcune attività.

“È una struttura completamente accessibile” spiega Patrizia Saccà, responsabile del tennis tavolo all’interno delle settimane multisport, “così come accessibile a tutti è diventata la montagna grazie a questa iniziativa. L’obiettivo è dare a chiunque la possibilità di praticare attività fisica; non a caso nel nome dell’associazione si legge ‘Sport per Tutti’. Qui i ragazzi possono muoversi, divertirsi e conoscere nuove discipline. Alcuni proseguono gli allenamenti anche una volta tornati a casa”.

È il caso, per esempio, Francesco Zappone, a Sestriere in questi giorni, di Giacomo Pinard, 15 anni, e di Allegra Magenta, atleta milanese di tennis tavolo “nata” sportivamente a Freewhite, recentemente entrata nel giro della nazionale e medagliata ai Campionati Italiani. Tra Torino e Milano, quando si incontrano ma anche “a distanza” quando lavora con lo sparring, Allegra si allena proprio con Patrizia Saccà, bronzo alle Paralimpiadi di Barcellona nel 1992 e da sempre giocatrice e allenatrice di tennis tavolo per atleti normodotati e diversamente abili, agonisti e non.

Da quattro anni lavora al progetto delle settimane multisport e insieme al maestro di tennis Pietro Mazzei è l’unica istruttrice in carrozzina. In Freewhite ha introdotto quella che è solita chiamare “ping pong terapia”, un metodo di allenamento da lei stessa inventato, specializzato per disabilità intellettive e con esercizi personalizzati a seconda della disabilità dell’allievo, che unisce gioco e riabilitazione.

“Il tennis tavolo ha ovviamente un aspetto ludico ma può essere molto utile anche dal punto di vista motorio” spiega, “ed è uno strumento importante anche per quanto riguarda l’integrazione tra persone con disabilità diverse. Negli anni abbiamo ottenuto risultati incredibili, con persone autistiche o affette da sindrome di Down”.

Per questo motivo dopo una giornata intera (il giovedì) dedicata ai corsi, Patrizia organizza durante il venerdì un torneo conclusivo per consentire ai ragazzi di interagire direttamente tra loro. “Lo spirito di Freewhite e di queste settimane sportive è anche rendere autonomi i partecipanti, ovviamente in base al loro livello di disabilità” conclude Patrizia Saccà, “imparano nuovi sport e a muoversi in un contesto come la montagna, non facilissimo per persone diversamente abili. Tutto questo rappresenta una grande iniezione di fiducia e di autostima”.

Qualcuno è tornato da un mese all’altro per ripetere l’esperienza e provare nuovamente sulla propria pelle lo slogan dell’associazione: “molla i freni…discesa”.


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