Poi c’è quella cosa lì che scende giù dal ciel…che arriva di notte silenziosa e poi te la trovi dietro la porta di casa come un ospite inatteso e che un po’ ti sta pure sul culo. La Neve.
Neve tu porti più problemi che altro.
1) fai arrivare i treni in ritardo
2) fai ghiacciare i tubi del gas e dell’acqua e ci fai piombare nel medioevo, all’improvviso
3) produci il vetrato sui marciapiedi, facendo scivolare gente che alle 6:10 esce di casa, procurandole un disagio fisico (ginocchio da buttar via), economico (jeans Levis preferiti da buttar via) e pratico (che ritardooooo!).
Insomma Neve, sì sei suggestiva, sei carina, ci offri paesaggi inediti in bianco e nero, ci fai rispolverare cappelli dalle fogge strane e sciarponi che pensavamo potessero andare bene per passaggiare lungo la Piazza del Cremlino, però, mo’ basta, hai rotto il cazz e anche il mio ginocchio, se vogliamo dirla tutta.
L’unica a cui piaci è Tylde che appena ti vede ti annusa, ti mangia, ti tuffa, ti spruzza, ti sparge: corre sul tuo manto bianco come un punto poco fermo che rotola su un foglio bianco. Chissà perchè le piaci, perchè,
sai,
a me
stai
proprio
sui
coglioni.