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FREQUENZA INCAZZATA NERA (Moon Trein Radio) - TRANSIZIONE, VENUS PROJECT E MOVIMENTO 5 STELLE - Settima puntata

Creato il 16 maggio 2012 da Andreacusati
FREQUENZA INCAZZATA NERA (Moon Trein Radio) - TRANSIZIONE, VENUS PROJECT E MOVIMENTO 5 STELLE - Settima puntata
Spiegazione e analisi di tre alternative al sistema attuale che si fondono fra loro pur potendo fare a meno una dell'altra.
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Frequenza Incazzata Nera (puntata 7) TRANSIZIONE, VENUS PROJECT E MOVIMENTO 5 STELLE from Andrea Cusati on Vimeo.
LEGGI LA PUNTATA:
"Buonasera a tutti e ben trovati con me, Andrea Cusati, e con Frequenza Incazzata Nera qui su Moon Trein Radio.Oggi vorrei parlarvi di tre possibili realtà alternative che ho incontrato nella mia ricerca personale di alternative a questo sistema in cui viviamo.Ovviamente ce ne sono molte altre di alternative possibili ma o io non so della loro esistenza o ancora si devono pensare o sono ignorante in materia a riguardo, quindi ho preferito quelle su cui ero più informato, quelle che mi hanno più convinto per diversi aspetti e quelle tra cui due su tre le ho provate a vivere in prima persona attivamente.
Farò questa analisi personale cercando di spiegarvi ciò che io ho capito di queste realtà che vogliono essere alternative al sistema e di seguito per ognuna esporrò le mie riflessioni a riguardo.
Se poi qualcuno di voi all’ascolto vorrà interagire direttamente con me in diretta può farlo attraverso la chat di Facebook, che terrò attiva per tutta la durata della trasmissione, oppure potrete commentare e dire la vostra, così daremo vita magari a un’altra puntata di discussione e approfondimento della tematica in questione, attraverso la mia mail personale [email protected].
Direi di partire subito con una bella canzone che introduce la prima delle alternative che prenderò in esame: LA TRANSIZIONE. Buon ascolto.
IL MATTINO SI E’ SVEGLIATO – Claudio Baglioni
Dunque, la transizione, o più correttamente TRANSITION TOWNS (ossia: CITTA’ IN TRANSIZIONE), è un movimento che nasce tra il 2005 e il 2006 da un’idea di Rob Hopkins il quale raffina un concetto sviluppato dallo studente Louise Rooney che propone un progetto di città in transizione per Kinsale Town Council ,in Irlanda, (città in cui vive) e la città lo adotta diventando di fatto la prima città in transizione. Hopkins fa poi lo stesso nella sua città di residenza (Totnes) in Inghilterra e a oggi numerose comunità sono ufficialmente città in transizione, tra cui Monteveglio in provincia di Bologna.La transizione è spiegata molto bene nel video che potete trovare su Youtube dal titolo: “Simposio"Società Sostenibile": 11.Ellen Bermann - Le città in transizione.Video creato e pubblicato dallo staff di Zeitgeistitalia.Oppure potete leggere un libro di Rob Hopkins dal titolo: “Manualepratico della transizione”.Il libro non è noioso né molto lungo, io l’ho letto in poche sere. Su internet trovate anche il download del pdf gratuito.Comunque per spiegare a grandi linee cos’è la transizione possiamo dire che è un concetto che nasce come esigenza dalla mente di persone che si rendono conto che siamo alle soglie di un cambiamento epocale che sarà per molti versi obbligato dal picco del petrolio e dal surriscaldamento del clima. In tutto questo l’essere umano dovrà adattarsi a nuove situazioni di vita cercando di farlo in maniera meno traumatica possibile ma, anzi, per tanti versi migliorandosi la vita.Ho conosciuto il movimento della transizione tramite un amico, che dopo aver saputo della mia voglia di autoprodurmi molte cose in casa ridimensionando i costi della vita, impattando meno con l’ambiente producendo meno rifiuto e facendo una vita più sana ed ecosostenibile, decise di rendermi partecipe del gruppo che aveva trovato dove lui si trovava molto bene e ne era entusiasta.Attualmente sono stato in loro compagnia solo tre volte (due volte per dare una mano e istruirmi nel loro progetto di creazione di un orto sinergico utilizzando la permacultura e una volta per un incontro di gruppo dove si analizza il libro che citavo prima paragrafo per paragrafo con discussione di gruppo inclusa), però ho abbastanza chiaro il meccanismo ed effettivamente ha molto di simile a ciò che mi sono riproposto io di fare nella mia vita quotidiana. I movimenti di transizione attuano una vita ecosostenibile e riscoprono il gusto della condivisione e dello stare in comunità aiutandosi e autoproducendosi il necessario per vivere dignitosamente e meglio, sono favorevoli al riutilizzo e non al creare rifiuto quindi contrari alla mentalità consumistica. L’obbiettivo delle città in transizione è quello di riuscire ad autosostenersi completamente a livello energetico, quindi vitale. L’obbiettivo, invece, dei gruppi di transizione come quello che citavo prima è divulgare il verbo della transizione con concreta sperimentazione sul campo e anche attraverso visite guidate per le scuole.
Spiegato grossolanamente, ma spero abbastanza chiaramente e diligentemente, cosa siano i movimenti di transizione, vado a dire la mia a riguardo: il concetto è molto interessante e sicuramente utilissimo che qualcuno ci abbia pensato, ci creda e diffonda provando a viverlo, però a mio avviso si basa su discorsi che non condivido fino in fondo. Intanto tutto ruota intorno all’esigenza di aprirsi un paracadute di emergenza per non schiantarsi con la caduta del petrolio. Questa da un lato è una cosa pericolosa o che comunque non garantisce l’acquisizione, da parte delle persone, di un sistema permanente su cui poi magari lavorare e progredire. Mi spiego. Se io gioco a calcio metto i parastinchi per evitare di prendere botte sugli stinchi perché è una cosa dolorosissima che mi lascia per terra impedendomi di andare avanti a giocare la partita, finita la partita però io li levo e nella vita non li uso. Il rischio di fare una cosa per paura di cosa accadrà o per prepararsi a una condizione anomala è che finito il pericolo, alla prima ripresa, si torni come prima o comunque si abbandoni quel sistema che invece potrebbe essere interessante mandare avanti.L’unico modo per evitare questo è che le persone utilizzino un sistema diverso perché si trovano meglio e non perché vi sono obbligate. La perfezione non esiste ma se ci laviamo il cervello da tutti gli stereotipi di mercato che il sistema attuale ci ha inculcato potremo notare che tornare indietro su molte cose non vuol dire regredire ma tornare a vivere, sentirsi vivi e vivere persino meglio.Poi il petrolio da Hopkins (l’autore del libro che citavo prima) e dalla Bermann (la studiosa del video) è visto come una sostanza magica che ci ha dato tanto. Vero da un lato, il petrolio non è solo benzina ma tantissime cose che usiamo. Il petrolio è plastica ed è anche chimica che ci ha migliorato la vita. Ma il petrolio è una delle prime cause di molti guai della razza umana ed è da più di cento anni che sono possibili alternative ad esso ma mai è stato fatto saltare fuori nulla, anzi, è stato uccisa e censurata qualsiasi alternativa al petrolio messa sul piatto. Perché? E’ evidente. Per l’introito, per i soldi che girano intorno al petrolio. Quindi il problema non è il petrolio a mio avviso, il problema è che questa società è fondata da troppo tempo sul denaro e che non si veda un’alternativa a questo.Se basi sui soldi la tua vita anche solo la condivisione diventa problematica perché se io so fare una cosa, ad esempio un orto che fa mangiare tanta gente e che fa risparmiare soldi, tempo e fatica,  e guadagno facendo corsi alle persone che vogliono impararlo è normale che se metto le spiegazioni in internet gratis uno va su internet e non mi paga per spiegarglielo.Altro punto, secondo me negativo, è lo scarso utilizzo di tecnologia che sembra ci si debba imporre per forza. La tecnologia è spesso vista come una cosa elettronica ma è bene essere coscienti del fatto che anche una matita o uno schiaccianoci sono tecnologia. Qualsiasi strumento l’essere umano abbia creato con la sua intelligenza rendendosi più semplice la vita è tecnologia.La tecnologia serve ed è molto più avanti di quello che molti di noi sanno il problema è che ci sono sempre i soldi a bloccarla o renderla di difficile accesso.
Con questi discorsi veniamo al secondo sistema alternativo: IL VENUS PROJECT.
LA MIA CITTA’ – Luca Carboni
Il Venus Project, la cui abbreviazione è VP, è un’organizzazione fondata da Jacque Fresco a metà degli anni ’70 che dimostra con dati concreti alla mano come sarebbe possibile vivere in un mondo la cui economia è basata sullo sfruttamento di risorse e non sul denaro. Quindi si parla di un mondo pacifico, anarchico, basato sulla condivisione e sull’individuo. Anche Jacque Fresco, come Marx, sogna un mondo di livellamenti sociali dopo aver provato e visto la vera miseria. Per Fresco la vera povertà è la Grande Depressione del 1929.Il Progetto Venus è stato promosso tramite un sito web e la distribuzione gratuita su internet di libri e video.Video che consiglio caldamente di guardare è: “Zeitgeist Addendum doppiato in italiano”.(link: http://www.youtube.com/watch?v=60O_cEuxslM)Poi, se vi interessasse approfondire ancora di più, è molto interessante anche il video: “Zeitgeist: Moving Forward doppiato in italiano”.(link: http://www.zeitgeistitalia.org/zeitgeist-iii)In internet trovate molto materiale sul Venus Project, compresa una pagina su Wikipedia, quindi non sto a dilungarmi più di tanto. Se volete approfondire ne avete modo ed è del tutto gratuito.
Passo quindi ad esporre il mio pensiero riguardo il Venus Project: quando alle persone esponi i concetti del Venus Project i commenti a riguardo sono di incredulità e rifiuto solitamente. Noi siamo schiavi di questo sistema. Non siamo solo schiavi in senso che ne dipendiamo ma ne siamo schiavi anche mentalmente, nel senso che non riusciamo a immaginarci nulla di veramente diverso, non riusciamo a supporre un sistema differente nelle fondamenta che rovesci tutti i concetti inculcatici da questo di sistema. Nonostante questo sistema ci uccida moralmente e fisicamente, nonostante che ne vediamo chiaramente gli effetti negativi diciamo che è normale e andiamo avanti ad utilizzarlo in uno stato di trance. Forse perché bisogna anestetizzarsi mentalmente per continuare a vivere così. Siamo come un drogato che non riesce a smettere di bucarsi, pur vedendo allo specchio e nella vita quotidiana il nostro degrado fisico aumentare non riusciamo a smettere di iniettarci il veleno ogni giorno.Quando vidi il primo video che vi ho citato poco fa tutto quadrò di colpo. Mi alzavo la mattina come il protagonista di Matrix chiedendomi che vita dovevo fare per essere felice, chiedendomi il senso di questa esistenza e chiedendomi quale era la mia strada in questo sistema. Poi ho capito che io non accetto questo sistema e non ne voglio fare parte ma non posso espellermi da esso e continuare a fare la vita che faccio con le persone che amo. Il Venus Project, come del resto il movimento di transizione, invece dice che non solo puoi farlo ma starai anche molto meglio nel farlo.Sono molto affezionato a due frasi dette da due illustri personaggi. Uno era Ghandi che disse: -“sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”- l’altro era Buckminster che disse: -“non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta”.Penso che non servano altre parole per descrivere meglio la mia mentalità. Il problema ovviamente è che qualcuno non ti lascerà costruire facilmente il tuo modello di sistema quando capirà che il tuo modello renderà obsoleto il modello di sistema in cui lui ha potere e denaro. Quindi più pensate a tutto quanto è un problema per noi oggi e noterete come togliendo i soldi avremo annullato tali problemi.Il picco di petrolio, la ricerca di soluzioni alternative a tutto ciò che inquina, la fine di molte malattie, la fine dello schiavismo che viviamo tutti i giorni in società fintamente libere e civili, le torture agli animali, il superfluo che si deve produrre danneggiando sempre di più il pianeta, i servizi che non ci sono ma paghiamo, eccetera, eccetera. Togliete i soldi e questi problemi svaniranno.Il bello di tutto questo è che era ciò che avevo focalizzato chiaramente da bambino. Da bambino ragioni giusto e vedi le cose per come sono, poi crescendo il sistema ti lavora e ti mette in testa fesserie di cui ti autoconvinci credendole sacrosante verità. Tipo che l’essere umano è per natura bastardo ed egoista al punto da sterminare tutti pur di stare al mondo da solo e avere tutto per sé. Cazzate. Quando l’omicidio non era punito a norma di legge non mi risulta che l’essere umano ammazzava suoi simili come li ammazza oggi. L’essere umano diventa bastardo quando dividi la terra in tanti pezzi e metti i soldi a decidere quale pezzo vale di più e quale meno, a quel punto per averne un pezzo è disposto a far di tutto per avere più soldi degli altri. Non si chiama egoismo a casa mia ma: istinto di sopravvivenza. Un po’ quello che succede quando vedete le scene di un disastro e la gente per scappare ne calpesta altra, normalmente quella gente non avrebbe calpestato altre persone ma in quella situazione l’obbiettivo mentale è salvarsi e il corpo fa di tutto per il raggiungimento di tale obbiettivo.Insomma, i soldi bloccano tutto e ci rendono in un certo modo, cambiate le regole del gioco e cambieremo anche noi. In natura eravamo come gli altri animali: dovevamo pensare a trovare un posto dove vivere e nutrirci. Basta. Solo questo dovevamo fare e non l’Inferno di vita che facciamo tutti i giorni per comprare una cazzo di Playstation.Ecco perché secondo me il Venus Project è la soluzione ideale, perché è un taglio netto con questo sistema. Il baratto o la moneta locale mi sembrano palliativi come per uno che vuole smettere di fumare il fatto di ridurre da 10 a 5 sigarette al giorno. Non smetterà mai di fumare così e se per un breve periodo lo farà ci ricascherà. No, bisogna smettere e andare oltre.Anche il Venus Project però andrebbe raffinata come idea e bisognerebbe svilupparla meglio perché sono evidenti varie complicazioni a riguardo. Ad esempio si deve prevedere che tutto il mondo aderisca al Venus Project perché dato che punta alla pace e all’esclusione di forze militari e armi se solo una nazione non rinunciasse a queste cose conquisterebbe il mondo imponendo la sua dittatura armata. Questa è una cosa ma ce ne sono altre, come ad esempio che anche supponendo che tutto il mondo viva in pace e amore e senza soldi da molti anni qualcuno rileggendo qualche libro di storia pensi di diventare scienziato solo perché dato che tutto dipende dalla tecnologia potrebbe impadronirsi del mondo intero sfruttando il suo sapere e ripristinando poi una moneta con cui arricchirsi e impoverire facendo ripartire tutto da capo.Insomma, non è una cosa che si può fare domani mattina ma molto dell’ottica del Venus Project la vedo di possibile attuazione e molto sensata.
Purtroppo la mia fiducia nella politica non esiste più e penso che dovremmo finalmente capire che si devono cercare altre strade perché la politica non può e non deve essere tutto, dati i danni che ha fatto storicamente, ma la gente del MOVIMENTO 5 STELLEla pensa diversamente.
DIO E’ MORTO – Nomadi
Il Movimento 5 stelle l’ho seguito sin dalla sua nascita ma vi sono entrato un po’ di più solo per un annetto abbondante come attivista a cavallo fra la Lombardia, dove vivevo, e l’Emilia Romagna, dove vivo attualmente. Seguo Beppe Grillo dal 1993 dopo il suo ritorno in Rai alla fine dei 5 anni di censura dopo le dichiarazioni sui socialisti. Ho fatto parte di un meetup e poi, come dicevo, per un periodo del Movimento 5 stelle in modo attivo.Il Movimento 5 stelle è un discorso particolare perché risente degli umori del suo ideatore (Beppe Grillo), quindi è una cosa che è partita in un modo e oggi è ben altro. Sostanzialmente è un movimento popolare in continua evoluzione e le sue cinque stelle sono i cinque punti reputati focali nell’ideologia del movimento, cioè: acqua pubblica, trasporti, sviluppo, connettività e ambiente.All’interno della scritta “movimento” nello stemma la V è maiuscola per richiamare il film “V per Vendetta”, che è un film, diciamo, rivoluzionario per il popolo, tratto da un personaggio dei fumetti.In sostanza il Movimento 5 stelle vuole rimettere il potere nelle mani dei cittadini italiani, come da Costituzione, e ripulire le realtà locali prima e il Parlamento poi mettendo in Rete tutto quanto viene discusso e deciso e utilizzando anche strumenti di democrazia diretta che in Italia dovrebbero esistere ma non sono mai stati ratificati in legge nazionale dal Parlamento italiano.
Questo credo, a grandi linee, sia più o meno tutto sul Movimento 5 stelle, anche qui in internet trovate tutto a riguardo quindi non la faccio lunga e passo a esporre il mio punto di vista: avendoci anche militato per diverso tempo ho avuto modo di vedere meglio dall’interno (rispetto a Venus Project e transizione) come funzionano le cose e che tipo di mentalità hanno le persone che fanno parte del Movimento 5 stelle.Io vi ho trovato molta disorganizzazione e poche idee attuate poi concretamente ma moltissima volontà e buona fede di fare le cose migliori per il bene di tutti. Rispetto ai movimenti di transizione non ci sono spesso atti concreti sul territorio ma più un informare di questo e di quello la cittadinanza italiana (disinformata da giornali e telegiornali nostrani) e battaglie politiche che spesso vanno perdute o non si riesce a stare dietro a tutto per il fatto che si è dilettanti allo sbaraglio e per il fatto che si corre da soli.Come per il Venus Project e i movimenti di transizione ci sono cose positive e meno positive a mio avviso, va comunque dato atto a molte persone di avere la forza di mandare avanti la propria vita e la politica attivamente (cosa senz’altro non facile ed encomiabile). Detto questo io stando nel Movimento 5 stelle ho capito che presto o tardi secondo me diventerà come un altro partito e si perderà il vero senso della sua nascita. Le cose che appaiono da fuori non sono come quelle che poi si vedono all’interno e la posizione di Beppe Grillo è ormai fin troppo chiara: è il leader del Movimento 5 stelle anche se nessuno del Movimento 5 stelle, lui per primo, vuole ammetterlo.Al di là di tutto questo comunque, io la penso come ho detto prima e cioè che si può passare per altre strade, non è necessario passare dalla politica e soprattutto dobbiamo cambiare tutti noi dal basso.
Vado quindi a concludere questa puntata: la conclusione mia personale è che queste tre idee alternative sono come gemelli eterozigoti perché sono diversi molto apparentemente ma su molta sostanza il sangue è lo stesso e si somigliano molto. Infatti un ragazzo che milita nel Movimento 5 stelle è anche coordinatore di Zeitgeist Italia (gruppo che sostiene e collabora col Venus Project e la transizione). Quindi al di là dei pareri personali le idee sono importanti e tutte e tre queste idee ci dicono che il cambiamento deve partire da noi tutti i giorni. Io per ora sto cercando di estinguere il più possibile la spesa domestica autoproducendomi tutto ciò che posso e smettendo di spendere soldi nel consumismo o in cose superflue, il mio sogno è trovare persone che la pensano come me con cui provare a vivere in piccoli gruppi che, condividendo i propri saperi e le proprie conoscenze, cercano di creare una micro società che si muove diversamente e che non impatta con l’ambiente in maniera negativa ma che rispetta qualsiasi forma di vita esistente sul pianeta. Se riuscirò a farlo, ma qualcosa farò senz’altro in questa direzione, è evidente che non importa più se sono in un gruppo di transizione o in un Movimento 5 stelle o in un Venus Project perché sto già facendo qualcosa che sicuramente va comunque nella direzione di questi tre ideali.
Insomma, non importa che tu sia leone o gazzella. Smetti di correre. Fermati. Pensa… e agisci.
Grazie della cortese attenzione. Buona serata a tutti."
                                                                         Andrea Cusati

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