Parla Hugo Fliess.
Tra il 1887 e il 1902 il Dottor Freud mi spedì quotidianamente delle lettere dove mi descrisse i suoi progressi nel campo della psicoanalisi.
Mia moglie Babette, che era molto più acuta di me, dopo un paio d'anni mi chiese: "Ma chi è questo fanatico che continua a scriverti lettere?".
Io non ne avevo la più pallida idea.
"Che ne sai di psicoanalisi tu che hai un allevamento di struzzi?" mi chiese Babette.
Non aveva tutti i torti.
Freud continuò a scrivermi giorno dopo giorno, dalla scoperta del sogno e della sua interpretazione alle sue intuizioni sul complesso di Edipo.
Io e Babette con quelle lettere ci facevamo gli aeroplanini e li lanciavamo contro gli struzzi che chissà perchè con quel sistema infoltivano il piumaggio mentre le femmine arrivavano a deporre fino al triplo di uova all'anno.
Dopo 15 anni io e Babette ci rompemmo le scatole.
Il gioco non valeva più la candela.
Scrissi a Freud che aveva sbagliato indirizzo.
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