per questo pensatore, mentre Freud (il pupillo del regista Viggo Mortensen) è un personaggio noioso ed annoiato, un maestro moralista, presuntuoso e bigotto. L'altra figura è Otto Gross, oppositore di Freud, neurologo e psicoanalista, rappresentato come un giullare, nella realtà soffriva di "dementia praecox", che porta un pizzico di ilarità, grazie alla divertente recitazione di Vincent Cassel.
Cronenberg riassume ilpensiero che cambiò il secolo scorso e introdusse la disciplina sulla teoria dell'inconscio in modo molto banalee superficiale, non addentrandosi maiveramente nei meandri del conflitto tra le due menti che hanno segnato il '900.L'opera non rompe alcuno schema, come cisi aspetterebbe dal regista di "Crash" e di "La promessadell'assassino", totalmente indisarmonia nell' affrontare la profondità dell'uomo che ha colto cosìintensamente in altre pellicole come in"A History of violence" o in"Spider" , in questo bel film in costume (trattasi solo di questo) esprime concettitroppo complessi in maniera esageratamente elementare, senza dirompere mai e in modo moltoanonima.
Mal riuscita anche l'interpretazione piena di smorfie e spasmi della scheletrica Keira Knightley. La sceneggiatura è di ChristopherHampton (suo anche lo script di "Espiazione" e del premio oscar "Lerelazioni pericolose").
A questo punto attendiamo i prossimi progetti di Cronenberg :"Cosmopolis", con Marion Cotillard e Colin Farrell,dal libro di un mostro sacro della letteratura americana, Don DeLillo, euno da "Oggetto amoroso non identificato", romanzo di unodegli scrittori contemporanei più geniali dei nostri tempi, JonathanLethem.
voto: 4,5
voto redazione
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Apeless: 5,5