Frida Kahlo e Diego Rivera

Creato il 09 febbraio 2015 da Eva Gatti @avadesordre


Sono stata praticamente tra gli ultimi ad essere ammessa alla mostra Frida Kahlo e Diego Rivera che chiudeva ieri a Genova, la mostra mi incuriosiva molto dalla sua prima fermata italiana a Roma alle Scuderie del Quirinale prima di arrivare in Liguria modificata in alcuni aspetti.
La curiosità nasceva dal fatto di notare una certa angelicazione della figura di Frida sui social, in primis su Pinterest dove mi capita spesso di visitare intere board dedicate alla pittrice senza (quasi) nessuna delle sue opere ma tantissime sue foto e quindi mi dicevo “Ah-Ah! Mo' voglio vedere come vi confrontate con i suoi dipinti di dolore e sangue” perché fondamentalmente io sono un'ingenua e mai avrei creduto che una mostra avrebbe seguito il mood popolare su Frida Kahlo, nota per la vita tormentata, immortalata in quasi ogni momento della sua esistenza, anche sul letto d'ospedale ma vittima di una grande rimozione dei suoi quadri più drammatici che non siano gli autoritratti e le nature morte.
A Palazzo Ducale mancava persino il quadro più famoso della pittrice Le due Frida mentre era notevolissimo l'apparato fotografico, chi come la sottoscritta ha visto la mostra veneziana del 2001 dedicata a Frida Kahlo e la pittura messicana che esponeva un numero ridotto di opere ma non temeva di mostrarne gli aspetti più sofferti, si è sicuramente trovato spiazzato nella delineazione contemporanea di Frida, sublimata in una icona pop ma disincarnata dalla narrazione martoriata e sanguinolenta del suo corpo e mi chiedo se l'artista approverebbe questo amore incondizionato ma superficiale, meno male che c'è stato modo di approfondire anche l'arte del suo Diego, questo lo avrebbe sicuramente apprezzato e io con lei.


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