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FriendFeed non è un paese per giovani: un’infografica delinea la situazione italiana e globale

Da Kobayashi @K0bayashi

Sui social network più frequentati capita non di rado di imbattersi in infografiche riassuntive contenenti i dati dei maggiori servizi di aggregazione online del momento: da Facebook a Twitter, da Youtube a Tumblr, eppure assai raramente (complice anche la situazione di assoluta immobilità in cui è precipitato il sito di tracciamento degli streaming “amici” dopo essere stato fagocitato dalla società di Mark Zuckerberg) si trovano informazioni su FriendFeed.

Anche per questo motivo è meritorio di citazione il lavoro di Kawakumi, che ha prodotto un’infografica (qui la versione completa e ingrandita) pescando i dati attraverso l’incrocio di informazioni provenienti da Google Trends e DoubleClick Ad Planner per ricavare – almeno a grandi linee – gli andamenti delle presenze e delle attività sul social network della doppia effe.

FriendFeed non è un paese per giovani: un’infografica delinea la situazione italiana e globale

Dati di accesso globali - secondo le stime dell’autore sarebbero quasi 3 milioni i visitatori unici mensili, per un totale di circa 34 milioni di pageview. Un dato non particolarmente significativo per un confronto con altri social network, perché il peculiare funzionamento di FriendFeed permette alle pagine di aggiornarsi in automatico ad ogni nuovo intervento proveniente dalla propria rete sociale, rendendo di fatto inutile ricaricare la schermata in modalità manuale e abbassando il numero di potenziali pagine visualizzate.

Discorso analogo per il tempo medio passato dagli utenti sul sito: i 450 secondi (pari a sette minuti e mezzo) sono indicativi fino ad un certo punto, poiché il sito è molto orientato alla discussione e raramente permette un coinvolgimento fatto di login brevi e circostanziati a pochi elementi, come può invece accadere più spesso su Twitter (ad esempio: controllo dei soli messaggi privati) o Facebook (ad esempio: notifiche, nuove amicizie o messaggi di posta inevasi).

Dati anagrafici – la parte interessante arriva con i dati del campione degli utenti. Se non è una sorpresa la divisione percentuale 80/20 a favore della popolazione maschile su FF, è invece necessario soffermarsi un attimo sul combinato tra educazione ed età. FriendFeed si dimostra un social network non adatto a tutti per la sua (tra virgolette) “complessità”, e questo fattore sostanzialmente esclude una larga fetta dei potenziali utenti under24. Secondo i dati solo il 4% degli iscritti è minorenne e circa il 6% di chi possiede un account ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni.

Decisamente superiore, invece, il numero di persone appartenenti alla fascia 25-44 anni, pari complessivamente al 72% circa del totale, quasi equamente suddivisi tra la decade inferiore e quella superiore del ventennio preso in considerazione, che rappresentano anche il cuore pulsante degli spunti e delle conversazioni che si sviluppano sulle pagine del social network. Meno pesanti numericamente, ma da tener presente, è quel 12% circa di iscritti che hanno dai 45 ai 54 anni d’età, mentre gli over 55 rappresentano meno di un ventesimo del campione generale di utenti.

FriendFeed non è un paese per giovani: un’infografica delinea la situazione italiana e globale

Focus on…Italy! – la focalizzazione sul nostro paese, al netto delle necessarie approssimazioni sui dati, evidenzia la presenza di circa 180mila utenti unici al mese che generano oltre 5 milioni di visualizzazioni, con una presenza temporale media sul sito ben superiore rispetto al dato riferito all’intero social network: 720 secondi (ovvero 12 minuti) contro 450, un valore significativo dell’importanza che assume FriendFeed per gli utenti italiani.

Al confronto solo la Turchia ci sta davanti in tutte le metriche esaminate, mentre la nazione da cui FF ha preso vita, gli Stati Uniti, non regge il confronto di crescita: nonostante abbia oltre il doppio degli iscritti, infatti, genera solo 500mila pageviews in più al mese e perde nettamente sul campo del tempo medio passato sul sito, che risulta essere meno della metà di quello dei profili italiani.


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