Navigando sul web mi sono imbattuto in questa chicca che davvero non potevo non proporvi, il sito Ginchy Comics propone un'opera, a me sconosciuta, di Bill Sienkiewicz : le trading card dei più imbarazzanti tra gli alleati degli Stati Uniti d'America.
Friendly Dictators (sottotitolo: 36 dei più imbarazzanti tra gli alleati dell'America) è una raccolta di trading card realizzata negli anni '90 dalla Eclipse Enterpresises come progetto collaterale alla pubblicazione della graphic novel Brought to Light realizzata da Alan Moore e Bill Sienkiewicz, opera in cui si denunciano le operazioni sporche effettuate dalla CIA in alcuni paesi dell'America Meridionale (e a tutt'oggi una delle poche opere scritte da Moore ancora inedite nel nostro paese).
"[Le Trading Cards] per gli attivisti politici rappresentarono uno strumento ancora più ingegnoso dei fumetti per diffondere le proprie idee" racconta il giornalista Douglas Rushkoff nel libro Media Virus (1984) "le trading cards, le cards sportive rappresentavano già di per se una forma di saggistica. Ed è un'esca più efficace perché fa accendere un interruttore nella testa di chi le ha tra le mani che pensa 'Oh! Sto acquistando un mazzo di carte che contiene un sacco di informazioni su dei personaggi famosi'. Ed è proprio così, solo che così scoprono che il Presidente di una qualche nazione dell'America latina è uno stupratore condannato. Che la CIA ha sostenuto finché questi non ha assassinato un tipo in Africa. Ed è tutto vero, e ti viene buttato davanti agli occhi. E questi collezionisti non possono semplicemente accantonare l'informazione, perché quello che è raccontato nelle cards è vero. [...] A differenza dei fumetti, che hanno una evoluzione lineare, ognuno delle card rappresenta una unità a se, che ognuno può organizzare nell'ordine che preferisce. [...]Ognuna di esse però è in relazione con le altre card... sono tutte interconnesse e si possono individuare diverse chiavi di relazione tra di esse. O le si può ordinare cronologicamente. Si può individuare chi fosse il capo di chi, come queste diverse persone interagissero tra di esse, chi era in Vietnam contemporaneamente, così come chi si trovava allo stesso tempo in Nicaragua. [...] In un contesto semplice come quello delle trading card era possibile raccontare la complessità della corruzione del governo e delle violazioni della fiducia del popolo americano. Nel frattempo la condivisione virale delle card faceva sì che i ragazzini si facessero promotori e divulgatori di queste informazioni".
Nel corso degli anni la Eclipse fu coinvolta in numerose cause legali, dalle quali è uscita sempre vittoriosa. L'ultima delle quali, inerente proprio il divieto della diffusione di "figurine" rappresentanti delitti odiosi, sebbene la vide ottenere una sentenza favorevole la ridusse sul lastrico. Da allora la casa editrice e la memoria di quanto ha fatto sembra essere stata totalmente accantonata.
Al questo link http://home.iprimus.com.au/korob/fdtcards/AlphaD.html è possibile trovare l'elenco di tutte le card (con relativi testi).