di Beniamino Franceschini
Chi vorrà scorrere rapidamente il regolamento (visionabile qui) – cui faremo cenno in modo sintetico più avanti – avrà la sensazione che esso possa essere appreso al meglio proprio giocando, soprattutto perché, come ci rivela Livio, lo scopo principale della FTF è «fare amicizia con tanti appassionati senza il bisogno di dover vincere a tutti i costi, solo per il piacere di condividere una giornata di football». Non è un caso, infatti, se le ragazze e i ragazzi del gruppo si propongano anche di promuovere questo sport: la semplicità delle regole e l’assenza sia della pesante e costosa attrezzatura, sia del contatto fisico più duro, rendono il touch football un vettore straordinario per condurre «alla portata di tutti» una disciplina poco conosciuta in Italia.
«L’ambiente che si crea durante le partite e i ritrovi – spiega Livio Carella – è sempre molto amichevole, poiché i giocatori si conoscono quasi tutti fra loro. Talvolta, addirittura, abbiamo organizzato squadre miste e abbiamo giocato tutti insieme con il solo obiettivo di divertirci, pur lottando comunque per la vittoria!».
Per provare il touch football o conoscere gli amici della FTF, magari per creare una rete di appassionati, esiste un apposito gruppo su Facebook.
The Kiwi’s Handoff, inoltre, è a disposizione per tutti coloro che volessero condividere la propria esperienza o rendere nota la propria iniziativa: basta scrivere agli indirizzi mail thehandoff@virgilio.it o ben.franceschini@virgilio.it.
L’appuntamento con le ragazze e i ragazzi della FTF è per domenica 11 novembre, a Fucecchio, con il Christmas Bowl, riguardo al quale potete visitare la pagina dedicata.
Beniamino Franceschini