Fritole alla ricotta, bacche di goji e uvetta

Da Jo
Ieri era sabato grasso. Il prossimo mercoledì, detto delle Ceneri, chiuderà questa festa colorata ma non per gli ambrosiani, per i quali si protrarrà sino a sabato 21. Carnevale, tempo di dolcetti fritti.
Ce ne sono di tanti tipi, con tanti ingredienti all'interno. Queste frittelle con ricotta fresca nell'impasto me le ha insegnate un'amica, rimangono morbidissime e, tanto per metterci la mia firma, assieme alla tradizionale uvetta ho aggiunto un bella manciata di bacche di goji.
Queste ultime regalano tutto il loro aroma ad ogni morso.
Quando uso ricotta nei dolci, utilizzo sempre quella a peso, in grandi forme da chilo, e preferibilmente di pecora.
Come tutte le frittelle e i bignè vanno, ahimé, mangiati il più presto possibile, perché il riposo di un giorno le rende decisamente meno buone. Non immangiabili, ma la fragranza di una frittella dura sino a poco dopo che si è raffreddata.
Sono ottime per la merenda dei bambini, per una festicciola o per un incontro tra amiche golose.
Qui è una domenica di pioggia fitta e gelata. In montagna nevica e io rinnovo la mia supplica a Giovepluvio... fai quel che devi fare sino a venerdì. Poi ci regali un po' di bel tempo per la settimana bianca?
Dosi per circa trenta pezzi.
-ricetta-
300 g ricotta pecora
100 g farina
80 g zucchero
30 g uvetta
30 g bacche goji
2 uova
3 cucchiai di Porto bianco o Marsala
buccia di limone bio
cannella
sale
olio per friggere
In una boule mescolo farina, zucchero, un cucchiaino di cannella in polvere, la buccia di limone grattugiata, un pizzichino di sale. Al composto secco unisco le due uova leggermente sbattute, il Porto e la ricotta, setacciata.
Aggiungo la frutta che ho fatto rinvenire in un po' di acqua e amalgamo il composto.
Copro con pellicola e lo metto al fresco per un'oretta.
Scaldo abbondante olio di arachidi nell'apposita padella e friggo il composto a cucchiaiate.
Scolo le frittelle quando sono ben dorate, le metto a perdere l'olio in eccesso su fogli di carta da cucina, poi le trasferisco su un piatto grande e, quando sono tutte fredde, le spolvero di zucchero a velo.
Porto subito in tavola.