Diciamo la verità, io non ci riesco quasi mai. Per due motivi. Il primo che le polpette che riesco a preparare io non sono degne di questo nome. Il secondo è che in casa nostra raramente ci sono degli avanzi. Lo stomaco del Babbo da sempre e il mio da quando allatto sono due buchi neri senza fondo.
La scorsa settimana però è successo un fatto increscioso: il Babbo ha preso un giorno di permesso perché Valerio aveva la febbre e quindi ci siamo trovati con una porzione di spaghetti che avrebbe dovuto portare al lavoro (sì, per motivi economici e di salute, il Babbo si porta il pranzo da casa). Ora non venitemi a dire che gli spaghetti non sono un piatto da mangiare riscaldato il giorno dopo. LO SO. O almeno, l'ho scoperto proprio quel giorno. Però la sera prima volevo provare gli spaghetti agli agretti (non sono venuti un granché bene, devo riprovarci) e quindi quello era ciò che passava il convento.
Dopo aver sentito parlare più e più volte, soprattutto durante l'adolescenza, della frittata di spaghetti, nonostante la contrarietà del babbo, ho voluto provare una versione vegana e devo dire che l'esperimento è innegabilmente riuscito:
Ecco qui quindi la mia ricetta.
Ingredienti
- un piatto di spaghetti della sera prima, anche non riusciti perfettamente
- mezza tazza di farina di ceci
- mezza tazza abbondante di acqua
- sale (poco, gli spaghetti solitamente sono già salati)
- olio
La preparazione è molto simile a quella della frittata con le verdure che avevo pubblicato tempo fa. Mescolare acqua e farina fino ad ottenere un composto liquido e omogeneo. In una padella versare un filo d'olio, gli spaghetti e subito la pastella di farina di ceci. Coprire e cuocere a fuoco lento per circa cinque minuti. Quando la frittata solidifica, girare con l'aiuto di un piatto o di un coperchio.
Incredibilmente questa ricetta ha soddisfatto anche quello scettico del Babbo. Provare per credere.
Mi rendo conto ora che è nuovamente lunedì, quindi posso partecipare al 100% Vegetal Monday de La Cucina della Capra! Oh, ma quanto mi sento una "vera" food blogger (ahahah!)