frittura!

Da Milvietta
Allore rieccomi qui: la ricetta che ho appena provato è facile, ma per motivi di odori, non ho mai voluto provare.
Sono le Costolette d'agnello fritte.
Per anni mio marito mi ha stressato dicendo che nessuno gliele faceva, che era dai tempi di sua nonna che non le mangiava, che nessuno frigge nella mia famiglia e poco nella sua, e allora...
Ho chiesto consiglio alla mia infallibile nonna, naturalmente, e il risultato è stato che mi ha detto che un metodo per non fare puzza c'è. Ed è quello di friggere in immersione, cioè in 3 dita di olio abbondanti, in modo che la cosa da friggere sia immersa nell'olio e non appena lambita...
Io non è che
mi fidassi poi molto...così (come tutti quelli che hanno sala e cucina insieme) ho iniziato a disperarmi e oltre alle costolette, ho comprato una bomboletta di Oust formato famiglia.
Ho eclissato l'attaccapanni, messo un telo sul divano, acceso la cappa al massimo e.......indovinate.
Non c'era il minimo odore di fritto!!!! Quindi il fritto è stato finalmente sdoganato!!! Posso farlo!!!
Insomma, per riepilogare bene la ricetta, che è un misto fra quella che avevo letto su un libro e quello che mi dice mia nonna:
-10 costolette con l'osso
- 2 uova intere meglio se biologiche (questo non so perchè ma dicono tutti così i gra
ndi cuochi)
- due pugni di pan grattato

- 3 cucchiai di farina 0
- olio di oliva (meglio se non extravergine, ma normale)
- un cucchiaio di grana o parmigiano grattugiato abbondante
- sale e pepe q.b.
Io mi ero preparata 4 piatti davanti: uno per la farina, uno con le uova sbattute con la forchetta salate e pepate, uno col pangrattato e uno foderato di carta assorbente.
Intanto che l'olio arrivava alla giusta temperatura sbattete le uova e mettete il formaggio grattugiato insieme al pangrattato.
Tenete presente che io non ho salato la carne, quindi l'unico sale
arriva dal condimento dell'uovo e dal pangrattato col parmigiano.
Poi, quando
l'olio fa sfrigolare i rebbi della forchetta può iniziare il divertimento: si prende la costoletta, si passa prima nella farina, poi nell'uovo e poi nel pangrattato e poi si tuffa nell'olio bollente! Che goduria.....
La cosa importante è che l'olio sia davvero bollente se no invece di cuocerla, la costoletta si imbeve e
basta.
La cottura si vede dalla doratura della panatura.
La cena è stata un successo, visto che mio marito
ha mangiato tutto quello che avevo cucinato fino all'ultima briciola.
E tu? Vi chiederete...
Bè.....se c'è una cosa che davvero non mi piace è proprio
l'agnello.............