Trama: 3 studenti universitari dopo una giornata sulla neve, per un'equivoco restano sospesi su una seggiovia, esposti al gelo.
E' domenica sera, e l'impianto non riaprirà prima del venerdì successivo.
Detesto il freddo
Odio la neve
In montagna dopo due giorni divento una belva
La sola volta che ho messo gli sci ai piedi è stata una esperienza traumatica.
Quindi posso dire senza alcun dubbio che Adam Green, regista del film, con "Frozen" ha dato forma ad uno dei miei incubi peggiori.Restare sospesa a diversi metri da terra senza alcuna protezione, in balia degli elementi.
Certo, per la prima mezzoretta il rischio bufala è in costante agguato, soprattutto per la catena di assurdità incanalate una dietro l'altra che raggiungono l'apice quando la versione un pochino fessacchiotta di Zac Efron decide di buttarsi giù dalla seggiovia convinto di riuscire a saltare indenne, andare via snow board a cercare soccorsi e tornare con la cavalleria. Peccato che finisca con lo schiantarsi letteralmente a terra con le gambe spezzate così ora nei guai sono quelli appesi sopra e lui, a terra, che si avvia brevemente a morire dissanguato. Arrivata a quel punto, la tentazione di mollare il film era molto forte. Stoicamente, ho continuato fino alla fine, e, lo ammetto, non me ne sono completamente pentita.Perchè sarò una fifona incredibile ma ammetto che "Frozen" a me nel complesso ha inquietato, e pure parecchio. Con poco, molto poco infatti, riesce a procurare nello spettatore un'oretta d'ansia sottile che si scioglie soltanto nel finale.Come per altri film similari, mi viene in mente "Open Water" , più che sullo splatter, anche se qui abbiamo un branco di lupi parecchio affamati protagonisti di un paio di scene niente male, si fa leva sulle sottili paure di chi guarda.Là era il mare aperto, qui l'essere sospesi su un semplice sedile di ferro, ma poco cambia. In entrambe le pellicole gli sfortunati protagonisti si trovano catapultati in situazioni a dir poco terribili, sono soli, dimenticati da tutti, in balia degli elementi e con scarsissime possibilità di sopravvivenza.