Ftse Mib -4,83% Torneranno i momenti in cui si potranno f...

Da Pukos

Ftse Mib -4,83%

Torneranno i momenti in cui si potranno fare buoni affari in Borsa, l’importante ora è continuare ad essere prudenti.

Capiremo col tempo i motivi per cui la nostra Borsa viene così tartassata, di sicuro adesso siamo arrivati a valutazioni davvero a sconto, soprattutto per quanto riguarda i titoli del settore bancario e del comparto petrolifero.

Come sono messe le Banche italiane?

Non bene, ma nemmeno male. Certamente Banca MPS (-22,2%) non è messa bene e chi ha guidato l’Istituto negli ultimi 25 anni dovrebbe essere chiamato a risponderne personalmente, ma sicuramente il titolo non vale mezzo euro, vale molto, ma molto di più.

Occorre tenere presente che il sistema bancario italiano ha delle peculiarità rispetto al resto d’Europa, lo abbiamo ripetuto spesso, in Italia “si fa Banca” in maniera differente, e non necessariamente peggio rispetto, ad esempio, ai Paesi anglosassoni.

Dove nasce quindi la crisi di fiducia verso il sistema che vediamo da giorni sui mercati?

Naturalmente il detonatore è stato il Decreto del Governo del 22 novembre, un decreto figlio del bail-in che è una totale idiozia, e la domanda cruciale è: il bail-in è stato fatto di proposito per distruggere il sistema bancario dei Paesi periferici … oppure è solo il frutto di menti bacate incapaci di comprenderne la straordinaria pericolosità?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Comunque, cari lettori, il tempo come sempre sarà galantuomo, e se gli italiani non si faranno prendere dal panico le nostre Banche si dimostreranno solide, più solide anche di quelle tedesche.

Naturalmente il sistema bancario non può portare la croce e cantare, in altre parole non possiamo chiedere alle Banche di aumentare gli impieghi e diminuire le sofferenze, è chiaro che dopo praticamente nove anni di recessione era impensabile che il sistema non andasse in difficoltà.

Ed è anche del tutto evidente che per uscire da questa situazione critica dovremmo tornare a crescere come Paese, ma proprio chi ci rimprovera per la nostra “lentezza”, cioè l’Europa, contemporaneamente ci zavorra, quindi occorre liberarci dalle catene.

Detto questo è la finanza mondiale che è in crisi, e, perdonatemi la ripetitività, ma era una crisi assolutamente annunciata.

Dopo aver creato una bolla ed averla gonfiata sempre più, tutti sanno che arriva anche il momento in cui scoppia, o meglio, è accaduto questo: coloro che tenevano stretta l’imboccatura di questo mega-palloncino, gli Stati Uniti, hanno lasciato la presa facendolo “partire a reazione”.

Ed adesso è incontrollabile, possiamo solo attendere che si sgonfi del tutto sperando che, nel suo zigzagare all’impazzata, non faccia troppi danni.

Se siete stati prudenti, continuate ad esserlo, verrà però il momento in cui la crisi si tramuterà in opportunità, ed allora si tornerà a sorridere.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro