Riprendiamo in mano il concetto di deviazione standard, già trattato in passato, per poi utilizzarlo per esaminare il Ftse Mib.
Individuato un trend si traccia la retta di regressione lineare (retta d’equilibrio dei prezzi in un determinato periodo) e le deviazioni standard (particolarmente interessanti le seconde deviazioni standard).
Non si tratta di trendline statiche, ma dinamiche sia nei prezzi che nell’inclinazione.
Pertanto, scelto l’inizio di un movimento, col passare del tempo si incrementa la serie di valori presa in considerazione e fisiologicamente i prezzi si muovono e le trendline cambiano inclinazione.
Ne consegue che è giusto osservare il comportamento dei prezzi solo nella parte più avanzata del grafico, perché le rette che vediamo oggi si presentavano diversamente in passato.
All’interno di un canale costruito con le prime deviazioni standard sono racchiusi circa 2/3 (lo standard) dei valori segnati nell’arco temporale in esame, mentre circa 1/3 è distribuito al suo esterno (l’eccezione allo standard, quindi l’eccesso).
Solitamente, per filtrare i segnali più attendibili, è buona norma tracciare un canale sulle seconde deviazioni standard, che racchiude circa il 95% dei valori segnati nell’arco temporale in esame, mentre circa il 5% è al suo esterno (il che rappresenta l’anomalia rispetto alla distribuzione standard dei prezzi).
Le migliori indicazioni che può fornire tale strumento sono le seguenti: individuato un trend rialzista, l’eventuale sforamento della seconda deviazione standard rappresenta un segnale d’allerta per i ribassisti mentre solo l’eventuale successivo risalita dei prezzi al di sopra della stessa va letta come un segnale di ingresso per i rialzisti.
Ragionamento opposto per un trend ribassista.
Passiamo dalla teoria alla pratica col grafico settimanale del Ftse Mib:
FTSE MIB – Canale di deviazione standard
In base a concetti didattici precedentemente spiegati, siamo in situazione di eccesso, mentre avremo un segnale di forza al recupero della parallela inferiore (che al momento transita a 21.200 punti).
L’affidabilità del segnale cresce se confermato in chiusura di periodo (nel caso specifico chiusura settimanale).
Riccardo Fracasso