Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Ftse Mib – Grafico nr. 1
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.250 punti, registrando un +0,63%.
Il bilancio settimanale è invece pari ad un -0,58%.
La scorsa settimana:
“Per quanto riguarda lo scenario positivo ipotizzato nel grafico nr. 2, non ci resta che verificarne la conferma o la smentita attraverso la tenuta o la rottura di area 15.140 e della T2 che il prossimo mese passerà proprio nei pressi del ritracciamento di Fibonacci (sono ammessi semplici sforamenti).“.
Di seguito, l’aggiornamento del grafico cui si faceva riferimento:
Ftse Mib – Ritracciamenti Fibonacci – Grafico nr. 2
Come possiamo osservare, almeno in questa settimana il mercato sembra aver riconosciuto l’area di supporto che avevo indicato la scorsa settimana, e sarei propenso a dire che sia questo il motivo per il quale oggi noi s’è saliti nonostante gli altri listini abbiano ceduto.
Il riconoscimento di un supporto è indubbiamente elemento positivo, come lo è la maggior forza relativa del nostro indice rispetto agli altri.
Tuttavia, evidenziare il mancato cedimento del supporto è corretto, mentre parlare sin d’ora di tenuta dello stesso è a mio parere eccessivo; basti guardare il grafico per capire che, nonostante non vi sia stata rottura, il Ftse Mib non è certo scappato via.
Ricordo che area 14.150 punti è particolarmente importante perché coincide col ritracciamento di Fibonacci del 50% e nel momento in cui viene violata, ci indica che il movimento preesistente (il rialzo avviatosi a luglio 2012 ed interrottosi a fine gennaio di quest’anno) potrebbe non esser ancora del tutto maturo.
In altre parole: se si rompe con convinzione tale soglia, il prossimo rimbalzo probabilmente non riuscirà a registrare un massimo crescente.
Si sta ovviamente parlando di scenari probabili e non certi.
Se dovessi attenermi unicamente all’aspetto tecnico del Ftse Mib, sosterrei con una certa convinzione che questa è una buona occasione per provare un ingresso long.
Riconoscimento del supporto, rialzo nella parte finale della settimana, maggior forza relativa rispetto agli altri indici, possibilità di impostare uno stop loss molto vicino (appena sotto area 15.140) e quindi con perdite contenute, sono tutti elementi che rendono l’ipotesi di una operazione long come finanziariamente corretta.
Personalmente ritengo che il rimbalzo possa anche proseguire, ma la situazione grafica di alcuni listini internazionali non è delle migliori
Basti ricordare la Bearish Engulfing dello S&P 500 o la shooting star con tanto di gap up comparsa giusto stamattina nel grafico del Nikkey.
Insomma, per quanto noi abbiamo finalmente un’impostazione che possa pure suggerire un’operazione long, e per quanto, ripeto, probabilmente il nostro rimbalzo non sia concluso, trovo serie difficoltà a pensare che noi si possa salire in modo serio in controtendenza ai listini del resto del mondo.
Riccardo Fracasso