Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 22.021 punti, registrando un +0,12%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -2,45%.
In molti si sono affrettati a giustificare il calo affermando che “Draghi ha deluso le aspettative”… la classica ‘giustificazione da TV’.
In realtà, talvolta il mercato attende solo un pretesto per muoversi o per accelerare un movimento già avviato, ed un pretesto spesso è rappresentato da un annuncio già ampiamente scontato dal mercato, il cosiddetto ‘non evento’.
Passiamo al contesto grafico.
Col passare del tempo raccogliamo informazioni utili per perfezionare le nostre ipotesi.
Per esempio, ora, è possibile calcolare le estensioni di Fibonacci dei punti A-B-C:
FTSE MIB
Pertanto abbiamo:
- 22.039 (61,8%);
- 21.542 (100%);
- 20.737 (161,8%).
Particolarmente interessante il secondo livello e non solo perché, dal punto di vista statistico, il più delle volte si rivela essere il target corretto.
Difatti, all’interno dell’area intorno a tale valore si trovano sia il minimo di Novembre (punto B nel grafico a 21.572 punti) che il gap up settimanale tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre (la cui chiusura richiede una discesa fino ad almeno 20.476 punti).
Tutto ciò rafforza l’importanza di area 21.500 punti che dobbiamo considerare come credibile target ribassista.
Tuttavia, non si esclude la possibilità di escursioni fino alla parallela inferiore del canale ribassista (area 21.100 punti).
In buona sostanza: target 21.500 con possibili estensioni verso area 21.100.
Si ribadisce che stiamo parlando di valori che nel medio periodo, in assenza di imprevisti particolarmente negativi, dovrebbero rivelarsi convenienti.
Per di più, la chiusura di Novembre vicina ai massimi mensili rende probabili nuovi massimi nel corso di Dicembre.
Pertanto, anche sotto questo punto di vista, la correzione in atto andrebbe considerata come occasione di ingresso.
Riccardo Fracasso