Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 23.610 punti, registrando un -2,4%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -3,49%.
Grafico:
Grafico nr. 1 – Ftse Mib – Area di convergenza
La scorsa settimana, dopo aver raccontato l’ingresso del Ftse Mib all’interno dell’area di convergenza 23.900-24.600 che, in più occasioni, s’era indicata come il target minimo al rialzo in corso, si scriveva:
“In buona sostanza, ritengo che eventuali strappi rialzisti siano da sfruttare per ridurre decisamente le posizioni long in portafoglio, e valutare l’ipotesi di un reingresso nel caso di successive correzioni.
Tuttavia, pur ritenendo probabili ulteriori allunghi, ritengo che alleggerire gradualmente sin d’ora sia finanziariamente corretto.”.
Tali indicazioni assumono un maggior spessore alla luce dell’ondata di vendite di questa settimana.
Ora, sono diversi gli elementi che ci suggeriscono che le vendite probabilmente non sono esaurite:
- la chiusura settimanale nei pressi dei minimi;
- la chiusura settimanale inferiore ai minimi della precedente;
- le vendite nella seconda parte della settimana.
A tali aspetti si aggiunga la Engulfing Bearish settimanale, nota figura ribassista:
Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Engulfing Bearish
In buona sostanza, il quadro grafico di breve termine propende decisamente per una prosecuzione delle vendite.
D’altra parte, però, permangono i motivi che ci hanno permesso in tempi non sospetti di avere una visione positiva sul nostro indice (carenza di alternative, politica monetaria espansiva e trend rialzista).
Sulla base di tale considerazione è lecito affermare che ogni correzione è ancora da considerare come un’occasione d’acquisto.
Ciò premesso, ed ammesso e non concesso che le vendite effettivamente avranno un seguito, andiamo a ricercare con l’ausilio di Fibonacci un target credibile per il nostro indice, con la consueta consapevolezza di non conoscere il futuro con certezza:
Grafico nr. 3 – Ftse Mib – Ritracciamenti di Fibonacci
Di seguito i livelli di ritracciamento:
- 21.755 (38,2%);
- 21.037 (50%);
- 20.318 (61,8%).
Si ricorda che dal punto di vista statistico il primo storno di un movimento il più delle volte si esaurisce al primo livello di ritracciamento.
Nel caso specifico, quindi, si ipotizza un calo in area 21.755, area la cui importanza è peraltro rafforzata dalla convergenza della mediana della Forchetta rialzista.
A meno di eventi negativi di una certa portata, a mio avviso le probabilità di un’estensione del calo fino agli altri due livelli al momento appaiono alquanto limitate.
Pertanto, l’area di convergenza intorno a 21.755 punti appare come una soglia alquanto interessante, il cui raggiungimento significherebbe un calo di circa il 10% dai massimi di periodo segnati mercoledì (24.082 punti).
Riccardo Fracasso