"Fuck politicians february": attacco hacker made in Italy?

Creato il 22 febbraio 2012 da Marcar

Un gruppo che si indentifica con la sigla FpT sta oscurando i siti di politici e partiti nel nostro Paese. Non si conoscono eventuali legami con Anonymouse ma le intenzioni sì: punire quanti si fanno gli affari loro invece di tutelare gli interessi delle popolazione.

E' bene ricordare che l'hacker, a differenza di ladri informatizzati e pirati vari, non ruba ma agisce per ideale. Certo, violando la legge. Ma in tempi come i nostri dove la legge viene usata come un randello dai potenti di turno, chi ha torto e chi ha ragione?

Purtroppo, era inevitabile che ci fosse una reazione dopo l'assurda e isterica crociata, partita dagli USA, che ha visto sequestri, denunce e carcere per i creatori di siti coma Megavideo, oppure gli italianissimi Scaricolibero.com e Filgratis.net e simili.

I veri ladri sono altri e noi Italiani lo sappiamo bene. Di esempi probanti qui da noi ce ne sono a miliardi e forse la Finanza dovrebbe esprimere tanto zelo in maniera diversa e certa magistratura ricordare quali sono le priorità per un Paese devastato come il nostro.

I veri ladri e criminali sono anche quelle multinazionali che, come certi politici, si fanno i grassi affari loro, depredando la gente. Non vogliamo fare apologia di reato, sia ben chiaro, né incoraggiare nessuno in tal senso. Ma il comune senso di giustizia ci obbliga a vedere ancora una volta questi mostri del Capitalismo come i veri nemici del popolo sovrano. E per il sito della Binetti, oscurato da poco, beh, può provare a riaprirlo, magari chiedendosi come mai qualcuno ce l'abbia così con lei.

Una sincera autocritica che non farebbe certo male a chi ha preso i nostri soldi come dipendente della democrazia (tradita) italiana. Su, Paola, non te la prendere così!