Fuerteventura e Lanzarote in dieci esperienze indimenticabili

Da Nonsoloturisti @viaggiatori

Un’avventura on the road, più di 700 chilometri esplorando Fuerteventura e Lanzarote, tra spiagge mozzafiato, strade sterrate in mezzo al nulla, cittadine che sembrano create dalle pennellate di un artista, paesaggi lunari, vulcani, montagne, persone ospitali…

Ho ancora gli occhi pieni di blu, rosso, nero, ocra, verde: ho gli occhi ancora pieni di queste due Isole Canarie e voglio mostrarvi le dieci esperienze che mi sono rimaste nel cuore.

Faro de Jandìa – Fuerteventura

Non fatevi spaventare dai 16 chilometri di sterrato tutto curve che separano Jandia dal punto più meridionale dell’isola: è un viaggio nel viaggio che vi permetterà di attraversare un parco naturale tutto rocce, avrete la sensazione di stare per raggiungere i confini del mondo quando, davanti a voi, si aprirà la visuale sull’istmo che ospita il faro e vedrete di nuovo il blu del mare!

Mirador Degollada Agua Oveja – Fuerteventura

Alla vista dello spettacolo che si è mostrato ai miei occhi sono letteralmente corsa sulla collina per avere una visuale ancora più ampia. Dai dolci pendii delle montagne generate dalla colata lavica, lo sguardo scende gradatamente verso la costa, offrendo una visuale su un lunghissimo tratto che permette di godere dell’arco in cui si trova anche la magnifica spiaggia di Cofete.

Montagne del Silenzio – Fuerteventura

Con la luce tutta particolare del tramonto, i colori di questi monti risultano ancora più straordinari: dopo una giornata in cui si è guidato tanto, si sono viste tante cose meravigliose, le montagne del silenzio sono il posto perfetto per un po’ di raccoglimento, di bilanci, di riflessione su ciò di cui abbiamo goduto per tutto il giorno.

Los Molinos – Fuerteventura

A Fuerteventura ci sono molinos e molinas… maschi e femmine! La maggior parte sono maschi, con il tetto di forma conica e dotati di quattro o sei pale che, all’occorrenza, venivano rinforzate per resistere ai venti più forti. Le molinas hanno invece le pale in filigrana di legno adatte ai venti più leggeri.

Parque de Timanfaya – Lanzarote

Quando ci si trova di fronte al cartello con il diavoletto, simbolo dell’isola di Lanzarote, sembra di varcare la soglia dell’inferno: forse esagero, la distesa di rocce vulcaniche nero pece che si stende di fronte agli occhi è uno spettacolo di grande effetto.

Mirador del Rio – Lanzarote

Attraversando il Parco di Timanfaya ecco la visione che si apre da questo punto panoramico, il Mirador del Rìo: dalla posizione rialzata potrete ammirare l’intero istmo a nord dell’isola.

Dune di Corralejo – Fuerteventura

Corralejo ormai è sinonimo di dune, che si trovano nel parco di El Jable: non saprete più con certezza se vi trovate ancora a Fuerteventura o nel deserto del Sahara! La sabbia che nel corso dei secoli è stata trasportata dal vento proviene proprio dal deserto africano, distante 1000 chilometri dall’isola. Dicono che presto chiuderanno la strada che attraversa il parco per preservare le dune, quindi conviene affrettarsi!

Le spiagge

Che amiate la sabbia bianca e le lunghe passeggiate, o che preferiate le calette rocciose ed incontaminate, Fuerteventura e Lanzarote offrono spiagge adatte a tutti, diverse a seconda della zona dell’isola in cui vi trovate.

Betancurìa – Fuerteventura

Questa piccola cittadina custodita dalle Montagne del silenzio è una vera e propria perla: fondata nel 1404 da Juan de Bethencourt, divenne ben presto la capitale dell’arcipelago canariense. Tracce del suo passato rimangono nella ricchezza culturale di questo piccolo centro: la Iglesia di Santa Maria e la Casa Santa Maria, i palazzi nobiliari, le ville borghesi e il Museo Archeologico.

La cucina di Fuerteventura

Durante una chiaccherata con Antonio, il gestore del piccolo bar accanto alla Casa Princesa Arminda in cui ho alloggiato a Betancurìa, gli ho chiesto quale fosse la tradizione culinaria dell’isola: lui mi ha fatto assaggiare uno stufato di carne di capra accompagnato con delle papas arrugadas, piccole patate, e poi abbiamo terminato la cena con un brindisi a base di Ronmiel Canario. La carne è stata una sorpresa: molto tenera e dal sapore delicato. Antonio inoltre è stato molto sincero, dicendo che a Fuerteventura si produce un vino rosso ma che non è un granché: molto meglio il bianco di Lanzarote!

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Una ragazza, una figlia, una sorella, un’amica. Vivo di paesaggi, profumi ed impressioni.
Amante della musica, della letteratura, dell’arte e della mia Bergamo, lascio un pezzettino di cuore in ogni posto in cui vado.

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