Fukushima: c’è stato un errore umano?

Da Nippolandia

La situazione della centrale di Fukushima sarebbe più grave di quanto è stato dichiarato. E si parla anche di possibili errori umani nel disastro che ha sconvolto il Giappone. Ieri 4 tecnici della Tepco sono entrati per la prima volta nel reattore 2, il più instabile dell’impianto, per constatare la situazione. Nei prossimi giorni l’azienda procederà ad effettuare “analisi delle apparecchiature per capire quale sia il reale stato attuale del reattore”. Secondo gli ultimi dati, infatti, pare che i danni nei reattori siano molto più seri di quanto dichiarato finora. Le barre di uranio dei reattori 1, 2 e 3 sarebbero rimaste scoperte tra le 6 e le 14 ore dopo il terremoto arrivando ad una fusione. Inoltre nel reattore 1, l’uranio fuso sarebbe uscito dalla vasca di contenimento causando alta radioattività. Secondo il Wall Street Journal “il danneggiamento dell’impianto è avvenuto nelle 24 ore successive al terremoto/tsunani molto più rapidamente di quanto si credeva sinora”. Sempre secondo il quotidiano americano, gli operai avrebbero commesso degli errori nei primi momenti dopo lo scoppio dell’emergenza: prima dell’arrivo dello tsunami i tecnici di un reattore avrebbero infatti chiuso le valvole del sistema di raffreddamento, “contribuendo probabilmente alla rapida fusione del combustibile nucleare”. (Fonte: Ilcambiamento.it)



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