[Via: Mainfatti.it ]
Stranamente sembra che la stampa occidentale non dia risalto a sufficienza alle notizie dal Giappone di questi ultimi giorni: nel giro di qualche giorno veniamo infatti a sapere che Otsuka Norikazu, uno dei volti più noti della televisione giapponese e conduttore della trasmissione mattutina Mezamashi TV si è ritirato dalle trasmissioni dopo che gli era stata diagnosticata una "leucemia linfoblastica acuta" : cose che capitano a tutti ( forse ), e ci auguriamo senza conseguenze gravi: peccato che il presentatore si fosse reso protagonista di un pranzo televisivo a base di verdure provenienti dalle zone contaminate della centrale, uno show destinato in prima battuta a convincere i telespettatori che problemi non ce n'erano: ora, nonostante l'ottimismo di Norikazu "Mi sto prendendo una pausa a causa di una malattia improvvisa e del tutto inattesa. Prometto che affronterò le cure con il giusto spirito, e tornerò tra qualche mese alle 5.25 del mattino con un bel sorriso" credo che i telespettatori siano tutt'altro che tranquilli. Soprattutto se poi il giorno dopo si viene a sapere dei problemi di salute del direttore di Fukushima Daiichi, Masao Yoshida, dimessosi "per malattia" senza che la TEPCO abbia fornito alcuna informazione ulteriore, mettendo sotto assoluta riservatezza le cause della malattia. (…) E' chiaro però che per i media internazionali (e per chi non ha ancora murato la testa sotto la sabbia), la malattia di Yoshida ha una fortissima probabilità di diventare l'ennesimo segreto di Pulcinella, visto che il direttore ha trascorso giorni e notti presso il complesso, subito dopo l'emergenza. Il suo lavoro quindi è stato eroico e meriterebbe, come sempre, almeno l'onore della verità. Ma verità e nucleare non vanno molto d'accordo, dato che proprio come era stato per Chernobyl nel 1986 la catastrofe di una centrale atomica potrebbe equivalere al fallimento di un Paese e, forse, di un sistema. [...Leggi tutto su Mainfatti]