Fulco di Verdura: il maestro della bellezza

Creato il 12 dicembre 2013 da Harimag

Fulco di Santostefano della Cerda, Duca di Verdura, fu un famoso disegnatore e creatore di gioielli.

Nacque a Palermo nel 1899 e la sua vita si celebrò fra salotti e ambienti aristocratici palermitani e non.

Verdura fu artista di una cultura eclettica e strabiliante.

Amò l’arte, scoperta per caso in un pomeriggio di Villa Niscemi, grazie ad un libro, impreziosito da una nobile rilegatura e popolato di dipinti e famose sculture.

Amò la natura, la sua più grande fonte di ispirazione. Animali, uccelli, piume, ali, foglie, conchiglie, fiori e frutti sono essenze colte dall’artista palermitano e trasformate in capolavori.

Ma amò soprattutto la sua città, Palermo, a cui dedicò un libro autobiografico, “Estati Felici”, un testo ricco di ricordi, profumi e sogni di un mondo così fantastico, così meravigliosamente colorato che solo un bambino può possedere.

“Estati Felici”, è la storia della sua infanzia.

Tutto era bellezza, tutto eleganza.

Si ritrovò spesso a disegnare quel meraviglioso mondo su qualsiasi supporto gli venisse offerto. I suoi disegni si popolarono di nobili personaggi, abitanti di castelli incantati.

Cornucopie ricolme di perle, pregiate pietre circondate da serpenti, tritoni e frecce, delfini trainanti splendidi carri popolati da sirene e poi ancora moretti, il cui colore scuro “incontrava” la perfezione assolutamente armonica della perla barocca.

Le giornate di Fulco trascorrevano protagoniste di un mondo che non aveva nulla da invidiare al celebre racconto di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. In compagnia della sorella maggiore Maria Felice, dei compagni di gioco Musetta e Dick, gli animali domestici, il suo era il tempo del gioco, il tempo del tempo che non aveva mai una fine, il tempo delle meraviglie.

Dopo un ballo in costume a Palazzo Verdura, per Fulco iniziò una vita nuova che lo portò a viaggiare tra Venezia, Parigi e New York.

Fu il “suo” inizio.

Nacquero le prime importanti amicizie che gli permetterono di ottenere un ruolo determinante nel palcoscenico del “lusso” dell’epoca: una fra queste, Coco Chanel.

Coco era una donna di grande fascino ma sopratutto di grande intuito: percepì immediatamente la grande e raffinata maestria creativa di Fulco. Per questo, gli commissionò la realizzazione di importanti gioielli basati sul principio innovativo della perfetta intercambiabilità degli stessi con la bigiotteria.

Il capolavoro che segnò l’inizio di questa grande amicizia fu un bracciale in smalto bianco sormontato da una Croce di Malta impreziosita da pietre preziose.

Nel 1929, Fulco organizzò nella città natale, il “Ballo 1799”, dedicato a Lady Hamilton e Lord Nelson, vecchi ospiti di Palazzo Verdura. Gli ospiti al ballo, arrivarono da tutto il mondo.

Qui, un’altra importante personalità che segnò la carriera del nostro artista.

Cole Porter proiettò il nome di Verdura in quegli ambienti divenuti ormai mete d’elite. Lo stesso Porter, per siglare i successi dei propri musical, gli commissionò degli affascinanti portasigarette.

Il 1934 fu un’altra data importante per Fulco. Ebbe inizio il “sogno americano”.

Lì iniziò a lavorare gestendo una filiale del famoso gioielliere newyorchese dei miliardari e delle attrici di Hollywood, Paul Flato, per poi sfociare in un successo sbalorditivo nel mondo del cinema. Greta Garbo e Katherine Hepburn, per la quale realizzò numerosi gioielli di scena, sono solo alcuni dei personaggi noti dell’epoca che apprezzarono l’arte di Verdura.

Per Wally Simpson, la Duchessa di Windsor, ad esempio, realizzò una serie di spille ispirate alla natura marina, raccogliendo per lei conchiglie nelle favolose spiagge di Mondello e Fire Island.

Così, quelle che fino ad allora erano state solo creature appartenenti al mare, impreziosite da gemme di ogni tipo, divennero strabilianti gioielli.

Il suo nobile talento si trovò nelle copertine di notevoli riviste dell’epoca. Diana Vreeland, leggendaria direttrice di Vogue, pubblicò numerose volte le creazione di Fulco nelle proprie pagine.

Trascorsi gli anni migliori, Fulco si trasferì definitivamente nella capitale inglese circondato da libri, lussuosi oggetti e nostalgici ricordi. Lì nacque “Estati Felici”.

Morirà dopo due anni portando con sé la genialità di un artista capace di modellare il “bello”.

Le sue ceneri, vennero sepolte al cimitero di Sant’Orsola di Palermo.

La personalità siciliana, anzi, palermitana, per valorizzare ancor di più l’amore che l’artista nutriva per questa terra, fu sicuramente una fra le più importanti del Novecento.

Il gioiello Verdura è un ricordo, un pensiero, un’emozione proveniente dall’intimo, un connubio fra un’entusiasmante esplosione cromatica e le ricche virtù dei materiali utilizzati.

Fu instancabile ricercatore di materiali provenienti dal mondo di Madre Natura. Una semplice pietra, raccolta per caso, poteva “elevare” il proprio valore, la propria essenza, divenendo un gioiello.

Dimostrò al mondo che tutto poteva “essere” un gioiello. Sassi semipreziosi, perle barocche, conchiglie ma anche legno, smalto e cuoio potevano creare autentici capolavori.

Frutti, animali e ancora tanto altro veniva prelevato da una sicura realtà, per essere catapultato in un mondo fantastico.

Tuttavia, ciò che rese irresistibilmente affascinanti i suoi gioielli non fu solo il materiale impiegato per la realizzazione. Fulco possedeva una grande virtù: quella di rendere prezioso un oggetto, grazie alla raffinatezza della lavorazione e alla ricerca del particolare. Il tutto veniva esaltato dall’innovativa possibilità di accostare materiali preziosi a quelli meno nobili.

Ma fra gli aspetti che lo caratterizzarono maggiormente e che lo distinsero dagli artisti del tempo, fu il desiderio di creare gioielli che non fossero testimonianza di lusso, ricchezza, pubblicità o smania di successo, ma celebrazioni del tutto singolari per il fascino di una donna, elevandola così dalla società e rendendola preziosa ed unica, come i suoi capolavori.

Ylenia Parasiliti

Designer del gioiello


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :