Fulco Pratesi, L’oasi di Bolgheri

Da Paolorossi

Quando, nel 1965, mi davo da fare per creare un’area protetta a Orbetello e nel contempo per mettere in piedi la sezione italiana del Wwf, mi parve necessario prendere contatto con il marchese Mario Incisa della Rocchetta.

Questo gentiluomo piemontese, noto per la sua scuderia  Dormello-Olgiata e per aver creato, con Federico Tesio, il cavallo-fenomeno Ribot, aveva un risvolto naturalistico che pochi conoscevano.

Da cacciatore si era trasformato, per convinzione e tendenza innata, in un conservazionista illuminato. E, primo in Italia, aveva creato il rifugio faunistico di Bolgheri.

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Bolgheri – Padule

Il nostro incontro, al di là della simpatia e della stima reciproca, portò a grandi risultati: divenuto Incisa nel 1966 presidente del Wwf italiano, non solo il rifugio faunistico, ma l’intera tenuta, per un totale di 2180 ettari, divennero su richiesta dell’associazione, oasi di protezione.

Un paradiso terrestre, che dal mare saliva agli “irti colli” dell’entroterra, comprendente tutti gli ambienti dell’antica Maremma, tomboleto e padule, coltivi e macchia, forteto e foresta. Cinghiali e caprioli, colombacci e aironi, storni e germani rendevano l’area una meravigliosa realtà.

Sulla torre del rifugio e lungo la via Aurelia grandi cartelli con il panda ricordavano che ci si trovava in uno dei luoghi naturali meglio gestiti d’Italia (nel 1977 un decreto ministeriale lo classificava tra le “zone umide d’importanza internazionale”).

Ma quel paradiso non era destinato a durare. Già prima della scomparsa (nel 1983) del marchese varie cose erano avvenute: l’oasi era stata, per volontà dei cacciatori, amputata del territorio che andava dall’Aurelia fin sulle colline, trasformato in zona di caccia al cinghiale. Il rifugio faunistico stesso fu formalmente chiuso alle visite, e solo in poche occasioni l’accesso era consentito.

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Riuscimmo nel 1983 a imporre la presenza del Wwf in un accordo tra i proprietari e il comune di Castagneto Carducci che rischiava di escluderci.

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Eppure, malgrado tutto, ancora adesso l’oasi di Bolgheri resta un luogo unico che val comunque la pena di visitare.

( Fulco Pratesi, “Com’era bella la nostra oasi” – tratto da “Airone” N. 70, febbraio 1987 )

Bolgheri – Padule

INFORMAZIONI PER LA VISITA ALL’OASI WWF DI BOLGHERI :

 L’Oasi è aperta da novembre ad aprile, con prenotazione obbligatoria, il sabato e la domenica, con due turni di visita, alle ore 09:30 e alle ore 14:00.

INGRESSO OASI :   

SP 39 Vecchia Aurelia, km 269,400
57022 Castagneto Carducci

 

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI  :   

e-mail: bolgheri@wwf.it  
cell. 338.4141698 – 389.9578763