Fulmini globulari, questi "cosi" misteriosi. Che cosa sono esattamente? Forme di energia non ancora comprese? Esseri viventi luminosi? Visitatori da altri mondi o dimensioni? Una ricerca dell' Università di Innsbruck sembra suggerire che parte degli avvistamenti di fulmini globulari siano soltanto allucinazioni dovute all'interferenza che il magnetismo ha sul nostro cervello.
Il fenomeno dei fulmini globulari è raro, e proprio per questo difficile da studiare; ma sono migliaia i testimoni che, per secoli e secoli, giurano di aver assistito alla manifestazione di globi luminosi inspiegabili. Per il poco che si sa sui fulmini globulari, sembrano apparire durante le tempeste, soprattutto quando fulmini tradizionali in successione creano un forte campo magnetico.
Ed è proprio per effetto di questo campo magnetico generato dai fulmini che Joseph Peer e Alexander Kendl sostengono che il manifestarsi dei fulmini globulari possa essere un'interazione tra il magnetismo e la corteccia visiva o la retina umana.
In esperimenti svolti negli anni passati sono state indagate le conseguenze dell'esposizione di esseri umani a forti campi magnetici attraverso un macchinario chiamato stimolatore magnetico transcranico (TMS), che crea un campo magnetico di tale intensità da indurre correnti elettriche nel cervello umano, senza tuttavie provocare danni al cervello.
Si è osservato che l'essere umano, sottoposto a queste forze magnetiche, sperimenta visioni di dischi e linee luminose se il TMS viene puntato sulla corteccia visiva. Se poi si fa muovere il campo magnetico lungo la corteccia visiva, si sperimenta la sensazione che i dischi e le linee si stiano muovendo.
Da questo ecco nascere la teoria di Peer e Kendl, secondo la quale i campi magnetici generati da fulmini in successione possano interagire con il cervello umano allo stesso modo in cui le macchine TMS agiscono sulla corteccia visiva. La conclusione dei ricercatori è che circa il 50% delle manifestazioni di fulmini globulari siano legate a questo fenomeno; sono, in sintesi, inganni della mente alterata da un forte campo magnetico.
Della stessa opinone è John Abrahmson, chimico e studioso di fulmini globulari, che sostiene che lo studio sembra dimostrare in modo soddisfacente che circa la metà dei fulmini globulari possa essere legato al magnetismo.
Tuttavia aggiunge che "non posso credere che molte delle rappresentazioni dei fulmini globulari siano dovute ad un malfunzionamento del cervello".
Per prima cosa, il colore della luce osservata dalle cavie sottoposte alla sperimentazione è bianca, grigia, o composta da colori insaturi. "Ma i fulmini globulari sono stati riportati in una varietà di colori, incluso l'arancione, il verde ed il blu" sostiene Abrahamson.
In aggiunta, alcuni dei testimoni oculari di fulmini globulari includono nella loro descrizione dell'avvistamento dettagli sulla struttura interna dei globi di luce, oltre che suoni ed odori. Ed il fatto che ci siano state testimonianze di massa dello stesso fenomeno sembrerebbe escludere che, per alcuni casi, si tratti solo di magnetismo. "Questa percezione geometrica comune da differenti angolazioni è molto improbabile se fosse il cervello ad essere stimolato dal campo magnetico" continua Abrahamson.
A sostegno delle affermazioni di Abrahmson c'è anche il fatto che Eli Jerby, ingegnere dell' Università di Tel Aviv, è stato in grado di ricreare qualcosa di simile ad un fulmine globulare in laboratorio. "Mentre le allucinazioni possono spiegare alcuni casi, l'effetto dei fulmini globulari è fattibile sia in natura che in laboratorio" sostiene Jerby. "Con i recenti progressi fatti da noi e da altri, siamo più vicini che mai al simulare in laboratorio un fulmine globulare, e a spiegare l'enigma dei fulmini globulari".
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